DE NIRO A SANREMO – PART DEUX

Rober De Niro a Sanremo che saluta
Dopo la disfatta della Canalis nel ruolo d’interprete per De Niro, non posso esimermi dal riportare anche l’intervista preliminare insieme a Monica Bellucci. Almeno in questo caso hanno avuto la saggia idea di assumere un interprete professionista. Sarà andata meglio direte voi? Mah, insomma. Le domande erano sempre tra il banale e l’imbarazzante, con una Bellucci in perenne posa statuaria che non si degna d’aiutare De Niro, né di intervenire più di tanto nella conversazione quasi monologica di Morandi il quale pone domande ma spesso non si cura delle risposte.

L’altra intervista imbarazzante di Robert De Niro a Sanremo

Morandi: grazie di aver accettato il nostro invito, signor De Niro.
De Niro annuisce come a dire “you’re welcome” (prego).
Morandi: mi hanno detto che lei nelle interviste non è che risponde molto volentieri, è vero o non è vero?
De Niro: well, it depends!

Dipende, che altro ti doveva rispondere, Gianni? Dai su, fai domande più stimolanti! E invece…

Morandi: è contento d’esser qui?

Ahia! Domanda sempre rischiosa da fare ad un ospite, specialmente ad uno straniero che non ha mai sentito parlare di Sanremo in vita sua, evento “mondialmente famoso in Italia” (parafrasando una battuta di Mel Brooks).

De Niro: yeah, I’m here… I’m happy to be here. I’m happy to be with Monica.

della serie “ormai ci sono e me lo faccio piacere”, si salva all’ultimo ripiegando nel dire che è felice d’essere qui con Monica (frase più onesta), con Giovanni… with the movie family.

Morandi: maaaa… io avrei ancora un po’ di domande per lei, forse… mi lasci fare una bella figura con la signora Monica (penso sia troppo tardi per fare bella figura)

Seguono domande sul perché abbia accettato di recitare nel film Manuale d’amore 3, cosa che ci chiedevamo un po’ tutti, ma non del tutto inaudita dopo tanti filmetti del “calibro” di Vi presento i nostri. Ma Morandi fa da rappresentante del pubblico generalista che pensa che De Niro faccia ancora soltanto film come Toro scatenato e Taxi Driver e quindi continua con domande di poco conto, passando poi a quelle maliziosamente allusive tipo “c’è stata qualche scena difficile con lei?”, indicando la Bellucci e facendo gesti molto significativi.
“No, veramente no”, risponde De Niro noncurante.

Dopo qualche ulteriore quesito, Morandi, con un misto di goliardia e patriottismo, si butta…

Morandi: le italiane vorrebbero sapere che cos’è che la affascina particolarmente nelle donne.

Mi domando chi abbia eletto Morandi a portavoce delle “italiane”, c’è forse un “comitato nazionale di donne italiane” che disquisisce sui gusti degli attori famosi? Sarà che sono stato educato all’insegna del femminismo ma trovo questa domanda offensiva e stupida solo per il fatto che abbia premesso che “le italiane vorrebbero sapere…”.

Ma del resto, basse trivialità hanno sempre caratterizzato il Festival di Sanremo; tra i momenti trash più recenti ci tengo a ricordare le finali del 2010 con Emanuele Filiberto, lo spogliarello di Dita Von Teese (per mariti arrapati), la Clerici che intervistava l’attrice Michelle Rodriguez credendola la protagonista (!) di Avatar e, sempre in quella occasione, da non dimenticare la versione “avatarizzata” della Clerici su maxi-schermo, credo uno dei momenti più imbarazzanti della storia di Sanremo, con tanto di lettino solare che faceva finta di essere un macchinario fantascientifico. La faccia della Rodriguez in quella scena, proprio come la MasterCard, non ha prezzo!

Chiusa questa parentesi trash e ritornando al quesito di Morandi, su che cosa lo affascini particolarmente delle donne, De Niro pensa un po’ come giocarsi la domanda e poi se la cava con poco, rivelando di non apprezzare donne troppo magre.

Morandi: è stato difficile baciare la signora Monica? Non credo che sia stato difficile, GNAHAH!

De Niro fa un gesto significativo. Non si degna di rispondere a simili non-domande. Ma morandi persiste con la malizia:

Morandi: ho visto che fa una specie di spogliarello. SPO-GLIA-RELLO, streaptease.

Non è scandendo bene le parole che farai capire l’italiano ad uno straniero.

De Niro: è andata bene (della serie… che te devo di’?)
Morandi: regge ancora bene fisicamente lei, eh?
Morandi: senta lei è stato anche un grande regista oltre che un grande attore, ha lavorato con i più grandi registi del mondo… potrebbe dire come ha fatto a fare questo spogliarello? Io potrei farlo questo spogliarello?

Idiozia della domanda a parte, De Niro, che a quel punto sembrava quasi aprirsi ad una risposta che non fosse monosillabica, manco ha il tempo di aprire bocca (riesce solo a dire la battuta: “it’s very simple, take your clothes off”) che i due cacti comici Luca e Paolo entrano disturbando l’intervista per fare della bassa ironia e ignorando totalmente l’ospite straniero lì presente, manco fosse un cane. Per un po’ De Niro cerca di continuare il discorso, poi si dà per vinto, abbandonandosi al fatto che a nessuno lì presente interessino veramente le risposte o lo stia ad ascoltare, c’è un programma da portare avanti, chi ha tempo di sentir parlare l’intervistato? La Bellucci scappa dalle scene e così termina la prima parte di questa deprimente intervista (seguita poi da quella con la Canalis).

Mi domando come mai non abbiano invitato anche Al Pacino così dilapidando completamente i soldi appena incassati con il canone RAI. Ogni anno sembra che sia quasi necessario fare una grandissima figura di merda con un qualche attore famoso. Secondo me il compenso degli ospiti è proporzionato alle cazzate che si dovranno sorbire per un quarto d’ora. Mi domando chi “disturberanno” il prossimo anno.


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Ex-docente, blogger bilingue con il pallino per l'analisi degli adattamenti italiani e per la preservazione storica di film. Ora dialoghista per studi di doppiaggio.

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