
AMICI MIEI – COME TUTTO EBBE INIZIO (2011)
Volevo aprire questa sotto-rubrica dei titoli italioti con la serie “La Casa” ma ho deciso di dare la precedenza ad un film appena uscito nelle sale italiane e furbescamente rilasciato in vista dei festeggiamenti per l’unità d’Italia.
Invece di dire la mia, voglio citare una recensione di Marzia Gandolfi che sottoscrivo al 100% :
“Amici miei – Come tutto ebbe inizio, pretenzioso fin dal titolo, è un film inconsistente e impietosamente triste, realizzato come un cinepanettone, che è da sempre la (sola) cifra stilistica di Parenti. Perfezionando e provando a ‘raffinare’ il suo cinema (s)finito con la scrittura ‘liquida’ di Brizzi barra Martani (sceneggiatori del film), il regista fiorentino confeziona una commedia “a immaginario zero” che si fa beffa del cinico e lugubre vitalismo dell’originale e di cinque amici mai rassegnati all’amarezza della vita.
Così dopo aver mandato Fantozzi in paradiso e averlo ‘celebrato’ in un buon numero di episodi, tocca ai protagonisti di Monicelli, con l’articolo determinativo rigorosamente davanti al cognome, subire il (mal)trattamento, sfumando i toni crepuscolari in un atmosfera greve di arie letali come la peste. Non c’è nel film un fotogramma che sia in grado di sostenere la scelta di produrre un prequel, semmai c’è un gioco costante di (in)volontaria distruzione dell’idea originale. E il turpiloquio mascherato con la ‘supercazzola’, magnifico nonsense sfoderato dal Mascetti di Tognazzi per gabbare il prossimo, si mostra qui penosamente smascherato e attraverso un lessico solamente sporcaccione. Segnato più dalla tristezza che dall’irriducibile cinismo degli amici. No, dico, Parenti prematurata la supercazzola o scherziamo? Senza contare che il suo film ha perso i contatti col tarapìa tapiòco e si stima come se fosse antani.”
Mie considerazioni finali…
Se nel caso di Indiana Jones e il Teschio di Cristallo qualcuno parlò di “stupro di Indiana Jones” (vedi South Park nella puntata “The China Problem”), qui si può proprio dire che Neri Parenti abbia stuprato l’ennesimo cult italiano (dopo averlo già fatto con Fantozzi e Vacanze di Natale ). A quanto pare per godere di gloria riflessa, ma soprattutto per portarsi a casa i soliti incassi da cinepanettone, ogni scusa è buona. E dire che Parenti è pure fiorentino! Doppia vergogna!
Perché includo Amici Miei – Come Tutto Ebbe Inizio nei “titoli italioti”? Perché considero questo film al pari dei sequel apocrifi che andavano di moda negli anni ’70-’80, fatti sempre da registi italiani di poco talento il cui unico scopo era racimolare po’ di soldi sfruttando la meritata fama di altri film famosi.