Fastidi quotidiani

Vuvuzela con vignetta che legge generatore di pettegolezzi con riferimento alla traduzione di rumors come rumori
Ad imitazione di usanze comunicative moderne (Facebook) condivido con voi lettori un fastidio momentaneo e in ultima analisi di poca importanza.
Poco fa ho udito un giornalista televisivo parlare di RUMORI, come traduzione di “RUMORS” ovvero “dicerie“, “pettegolezzi” o “voci di corridoio“. Insomma una caduta clamorosa sul più noto dei “falsi amici” (false friends). Ma questa gente non rischia un licenziamento? È pur vero che la parola “rumore” ha anche il significato di “pettegolezzo” (fonte Zingarelli) ma è da intendersi come “fatto clamoroso che desta scalpore“, qualcosa insomma che “fa rumore”, non certo come sinonimo diretto di pettegolezzo/diceria da usare in QUALSIASI caso. In italiano si può dire “Wikileaks ha fatto molto rumore per nulla“, ma non che “secondo alcuni rumori del calciomercato il Roma si comprerà Alvarez“. È evidente che l’origine bastarda di questo “rumori” è “rumors“, non certo una ricercatezza letteraria del giornalista sportivo di turno.

Ex-docente, blogger bilingue con il pallino per l'analisi degli adattamenti italiani e per la preservazione storica di film. Ora dialoghista per studi di doppiaggio.

9 Commenti

  • utente anonimo

    5 Giugno 2011 alle 22:15

    Accidenti ai "falsi amici", non li sopporto!! 
    D'altro canto, mi rendo conto io stesso che cado vittima nella conversazione quotidiana di un sacco di anglismi, dei quali poi inorridisco subito dopo.
    Leo
    P.S. tra l'altro sto notando, sentendo distrattamente i notiziari radio e tv, che nel parlare degli eventi tennistici di questi giorni, i giornalisti si ostinano a pronunciare "Roland Garros" facendo sentire la S finale. Sbaglio io a non dirla o sbagliano loro?

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  • utente anonimo

    6 Giugno 2011 alle 11:20

    io lo pronuncio "Rolan Garrò" 🙂
    per la serie "traduzioni di termini"…
    ho visto doppiuata la serie inglese Skins e ora sto seguendo il remake USA, e ho già notato una differenza nella traduzione, forse se ne occupa gente meno pudica.
    in una puntata viene nominato il "camel toe" che nel doppiaggio della serie inglese era stato tradotto alla lettera "zoccolo di cammello" mentre ora è stato lasciato in inglese.
    ma soprattutto quando una ragazza chiede il significato dell'espressione, originariamente viene descritta come la riga del sedere che si vede dai pantaloni a vita bassa, mentre ora per la serie USA è stata data la spiegazione corretta.
    non posso però dire con certezza se l'errore nella serie originale dipenda dal doppiaggio o fosse presente anche in inglese, ma propenderei per la prima ipotesi, visto che ovviamente al pubblico anglofono l'errore sarebbe stato evidente.
    Tommy

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  • Evit

    6 Giugno 2011 alle 12:52

    Leo ammetto la mia totale e assoluta ignoranza riguardo allo sport in generale, figurarsi il tennis. Comunque è evidente che i giornalisti sportivi siano la categoria giornalistica più prona a commettere errori nell'uso dell'italiano. Sarà colpa dell'ambiente non sempre culturalmente elevato di cui si occupano, non saprei.
    Riguardo ai tuoi errori domestici nell'uso dei false friends… che uno sia vittima dei falsi amici dell'inglese nella sua vita privata è un conto, ma se sei un giornalista e scrivi un articolo è assai grave che volutamente tu vada a mettere parole come RUMORI. Questi sono orrori che poi vanno a creare gravi deficit linguistici nei comuni cittadini, già continuamente martellati dal misuso di parole inglesi.
    Tommy, mi ha fatto ridere il fatto che si parli dello zoccolo di cammello in questa serie tv. Camel toe nei paesi di lingua inglese è un termine molto popolare e originario (putroppo) dei giornaletti scandalistici che vanno continuamente a fotografare le parti inguinali delle cosiddette "dive" mentre indossano vestiti attillati.
    Il fatto che nella traduzione della nuova serie lo abbiano lasciato in inglese si rifà proprio allo stesso problema di cui alludo in questo mio post e di cui parlai già in passato, ovvero il misuso di parole inglesi. Dato che molti utenti italiani che scrivono sui forum usano comunemente parole anglosasssoni come rumors, camel-toe, LOL, ROTFL, finisce che anche i traduttori mantengano parole inglesi sapendole già note al giovane pubblico di telespettatori, non curandosi troppo se poi in italiano questo sia corretto o meno.
    Per quanto riguarda la spiegazione, è possibile che in una prima traduzione in italiano fosse stato frainteso il significato oppure che sia stato volutamente censurato. Per la cronaca, il camel toe è l'effetto generato dalle grandi labbra della vagina che si rendono evidenti in vestiti particolarmente attillati o quando i pantaloni vengono "tirati" molto su.

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  • utente anonimo

    12 Giugno 2011 alle 22:05

    altra traduzione italiota molto comune:
    in inglese "interview" vuol dire anche "interrogatorio", ma molto spesso viene tradotto alla lettera con "intervista".
    sentire "intervista" in una stazione di polizia è da brivido… :S
    Tommy

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