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Ipotetica discussione nell’Italia del futuro dove TUTTI i titoli restano in lingua originale

Una conversazione immaginata in un Italia dove è stata ipoteticamente abolita la traduzione di TUTTI i titoli stranieri, come alcuni estremisti del caso vorrebbero; vediamo se potrebbe funzionare:

– L’hai visto Män som hatar kvinnor?
– No ma ne parlano tutti, com’era?
– Mmh, insomma.
– So che c’è anche un sequel… mi pare si chiami Flickan som lekte med elden.
– Ah già, nah mi è bastato il primo. Ci sarebbe anche Luftslottet som sprängdes ma non mi interessa.
– Ho sentito che hanno fatto un remake americano di Män som hatar kvinnor. Si chiama The Girl with the Dragon Tattoo. Ti rendi conto?
– Figurati, era meglio lasciare il titolo originale, questi americani stanno sempre a cambiare i titoli!
– Si infatti. Che altri film ti piacciono?
– Mi è piaciuta molto la rivisitazione di Macbeth che ha fatto Kurosawa, Kumonosu-jō, però di norma preferisco film molto più commerciali come Die unendliche Geschichte.
– Beh quello lo conoscono tutti dai. Per rimanere in Asia a me è piaciuto molto il famoso Wo hu cang long.
– Anche quello era abbastanza commerciale, io invece ho comprato di recente Der Untergang, il film che parla degli ultimi giorni di Hitler, mi hanno detto essere un bel film.
– Non è proprio il mio genere. Io vado per le commedie americane, la mia preferita è Death Becomes Her.
– E che significa?
– “La morte diventa lei”, credo.
– Giusto.
– Meno male che i titoli li lasciano in lingua originale, te li immagini tradotti?
– Aborro la sola idea.
– Va bene, adesso torno a guardare la TV, c’è un horror chiamato P2, chissà di che parla, penso Licio Gelli. Ciao.

 


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Ex-docente, blogger bilingue con il pallino per l'analisi degli adattamenti italiani e per la preservazione storica di film. Ora dialoghista per studi di doppiaggio.

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