[Italian credits] Amarti è la mia dannazione (1948)

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Si avvicina il 25 dicembre e cosa c’è di più natalizio di un vecchio film in bianco e nero? Nulla scalda il cuore di un cinefilo come la fotografia impastata di una vecchia pellicola, con attori vecchi quand’erano giovani, voci italiane dallo spiccato carattere e il calore che scaturisce dall’assenza di colore.
Di solito trovare i titoli italiani di vecchi film è molto raro, visto che spesso sono reperibili in copie rimasterizzate e quindi con i titoli in lingua originale, ma a forza di frequentare piccoli canali locali si possono avere colpi di fortuna insperati: così questa settimana vi presento un film d’annata come Amarti è la mia dannazione (So Evil My Love, 1948) di Lewis Allen.

La storia

amartiNon lasciatevi ingannare dal titolo italiano che ammicca a situazioni romantiche, è un noir duro e puro interpretato da un Ray Milland eccezionale come sempre.
Tratto dal romanzo For Her to See (1947) di Joseph Shearing (pseudonimo maschile della scrittrice britannica Marjorie Bowen) – inedito in Italia – è la storia del mascalzone Mark Bellis (Ray Milland), dal bel viso e dalla parlata suadente, che riesce a far innamorare di sé la romantica Olivia Harwood solo per farsi mantenere da lei. Mark è un pittore di nessun talento che però ha un codice morale: finché si tratta di rubare quadri, magari a mano armata, va tutto bene, ma copiarli no. Ha troppo rispetto per i quadri dei maestri per offenderli ricopiandoli.
Mark spinge Olivia sempre più giù nel gorgo del crimine fino a farle commettere un omicidio di cui sarà però incolpata una sua amica: mentre il nodo scorsoio incombe sull’incolpevole fanciulla, Olivia dovrà fare la più terribile delle scelte. L’amore o la vita…

Distribuzione

Per farvi apprezzare la qualità della chicca che vi presento, sottolineo che il film è inedito in home video: dopo la sua uscita nei cinema italiani del 20 maggio 1949, dagli anni Ottanta gira per piccole reti televisive senza mai conoscere alcun altro tipo di distribuzione. Questa condizione di “esclusione” ce l’ha però preservato in pratica identico alla prima uscita italiana.

«L’appassionante storia di una donna che dopo aver dato tutto, sino a perdersi, all’uomo che ama e dal quale crede di essere amata, si ribella sino ad uccidere di fronte all’improvvisa rivelazione del tradimento»
da “La Stampa”, 19 maggio 1949

Il doppiaggio

Le informazioni sono estrapolate dal sito di Antonio Genna.

PersonaggioAttoreDoppiatore
Mark BellisRay MillandGiulio Panicali
Olivia HarwoodAnn ToddLydia Simoneschi
Susan CourtneyGeraldine FitzgeraldAndreina Pagnani
Edgar BellamyRaymond LovellEmilio Cigoli

La lettera

Il film appartiene a quella schiera di pellicole in cui la distribuzione italiana ha sovrapposto delle scritte italiane nei momenti in cui sono inquadrate frasi inglesi: in questo caso, come in molti dell’epoca, c’è una lettera in primo piano che la protagonista legge, e la vediamo scritta in italiano.
Da ragazzino ricordo che tutti i film in bianco e nero che vedevo avevano scritte in italiano: forse la mia memoria esagera, magari non tutti, ma comunque era una pratica ampiamente utilizzata e purtroppo dimenticata. Ci pensa questa rubrica a ricordarla… quando la becca!
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Per i titoli che seguono ho preferito lasciare il “nero” intorno e il logo di Retecapri, perché graficamente mi sembra troppo delizioso per modificarlo.

Titoli di testa

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Titoli di coda

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L.
P.S.
Se simili resoconti vi interessano continuate a seguirci ogni venerdì qui su Doppiaggi Italioti e vi invito a venire a trovarmi anche sul mio blog Il Zinefilo: viaggi nel cinema di serie Z.

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Scrittore e saggista, autore del blog "Il Zinefilo" dedicato ai film di serie Z.

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