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Buffy ammazza vampiri ma il doppiaggio italiano ammazza il film… quello del 1992!

Buffy l'ammazzavampiri, titolo che appare all'inizio del film

Prima di Buffy, la serie TV con Sarah Michelle Gellar, c’è stato Buffy, il film del 1992, quello che non si è mai inculato nessuno. Questo probabilmente anche per colpa del doppiaggio italiano di qualità “scarsina”. L’esistenza di un film di Buffy sarà sicuramente una novità per alcuni di voi ma non è colpa vostra, in Italia è rimasto pressoché inosservato nonostante l’uscita al cinema nel 1994 con il titolo di Buffy – L’ammazza vampiri (V.M. 14, eh!) e poi in VHS nello stesso anno.

da “Italian Pulp Movie Posters”

Nel film fanno la loro comparsa il fu-Luke Perry, il premio Oscar alla carriera Donald Sutherland, il vincitore del premio Montecatini Filmvideo alla carriera Rutger Hauer, nonché la stella sulla “Walk of Fame” e masturbatore in luogo pubblico Paul Rubens e persino una giovane Hilary Swank (lei ancora molto lontana dall’Oscar); per concludere ci sono anche un paio di inquadrature nelle quali appare il doppio premio Oscar e futuro Bruce Wayne-triste Ben Affleck (lo so che non mi credete ma è tutto vero, ho delle schermate che lo dimostrano!). Per sfortuna della 20th Century Fox, il cast non ha aiutato il film che si è rivelato un flop sia al cinema sia in home video (i soldi negli Stati Uniti li hanno recuperati ma senza scialare), l’autore Joss Whedon (sì, quel Joss Whedon) se ne andò via dal set per non tornare mai più quando si rese conto che praticamente chiunque stava apportando modifiche al suo copione, da Donald Sutherland — che cambiava le proprie battute a piacimento, perché del resto chi cazz’ è Joss Whedon nel 1992 rispetto a Donald Sutherland? — fino probabilmente all’assistente del vice-sostituto-macchinista. E anche i passanti per strada avranno avuto qualche modifica tutta loro da proporre.

Se non li inviti non possono entrare, ma possono comunque deriderti dalla porta.

Un film riuscito a metà, un doppiaggio non riuscito affatto

Se avete mai visto la serie del 1996 (che era pensata da Joss Whedon come una sorta di sequel del film) conoscete già il personaggio e la trama: la frivola adolescente americana Buffy scopre di essere la prescelta cacciatrice (“Slayer”) in una secolare caccia ai vampiri e dev’essere istruita da un anziano osservatore (“Watcher”) che la prepara al ruolo.

Nel mezzo del film ci sono tante idee divertenti che forse troverebbero un apprezzamento da parte del pubblico più oggi di quanto ne potessero mai trovare nel 1992. Abbiamo ad esempio l’inversione dei ruoli classici, dove Buffy (Kristy Swanson) è l’eroina senza paura mentre Pike (Luke Perry), sebbene vestito da duro, è il damigello in pericolo che sviene in continuazione e deve essere sempre salvato. In più, Buffy mena di brutto il compagno di classe che, sapendola senza più fidanzato, decide di allungare un po’ troppo le mani, e mena anche un motociclista che le aveva fischiato dietro. Vedendosi sopraffatto da una ragazzina il motociclista le urla che è una lesbica e promette che lo dirà a tutti (?). Gli uomini molesti non se la passano bene in questo film e se alla fine Buffy sale sulla moto con Luke Perry è perché lo ha deciso lei, non perché sente che si tratta di un destino di genere. Difficile indovinare quanto di tutto ciò venga da Whedon e quanto invece dai “passanti” che, a detta sua, gli hanno stravolto la storia.

Tra i tanti momenti scemi che condiscono Buffy – L’ammazza vampiri si può quasi intravedere il film eccezionale che avrebbe potuto essere e in generale meriterebbe molto più affetto di quello che ha ricevuto, ma per il pubblico italiano questa potrebbe essere una sfida impossibile perché a complicare il tutto abbiamo un doppiaggio italiano che affossa definitivamente il film, al punto da farvi pregare che esista un ridoppiaggio da qualche parte.

“E allora mi scriverò un Buffy tutto mio, con black jack e squillo di lusso!”. Joss Whedon

Il doppiaggio videocassettese di Buffy – L’ammazza vampiri

Non c’è niente di profondamente sbagliato nell’adattamento di questo film, niente che dovrebbe far scomodare l’autore di questo blog. Ed è di poco conto che nei dialoghi italiani la protagonista sogni di andare in Europa e sposarsi il principe azzurro mentre in originale lo sposo bramato era invece un po’ più specifico: Christian Slater (come biasimarla, era pur sempre il 1992!). Tutti gli altri riferimenti contenuti nel film (band musicali, soprannomi, nomi, etc…) rimangono inalterati: l’adattamento italiano non brilla ma almeno non stravolge. E allora dov’è il problema? Il problema sta nel doppiaggio che, per dirla in parole povere, non si può ascoltare.

Le voci scelte per doppiare i giovani attori del film risultano scollate dai personaggi che vediamo su schermo e sono, oserei dire, inadatte per i ruoli che coprono, poco importa che in alcuni casi doppiatori e attori siano coetanei. Quasi tutte le voci italiane che sentiamo in Buffy sono di quel tipo che, sentite una volta, non si ricordano più, questo per citare una grande scena dal film “Sono fotogenico” di Renato Pozzetto. Ripensando al doppiaggio di Buffy a dir la verità verrebbero in mente anche altre battute di quello stesso film di Pozzetto, come ad esempio l’immortale “ma fai schifo, dai! Fai veramente schifo!“.

Il distacco tra voci e personaggi si prova perché quello che vediamo è un film che, per quanto a budget limitato, è stato girato su pellicola con attori anche di un certo calibro mentre le voci che sentiamo uscire dalle loro bocche sono quelle che ritroveremmo in serie come Le sorelle McLeod, Batticuore, Sentieri, Power Ranger e tanti sequel sconosciuti di film d’animazione usciti solo in VHS. Voci perfette per quel genere di materiale ma inadatte al genere cinematografico. Li chiamano “doppiaggi televisivi” non a caso.

Per farla breve, il film Buffy – l’ammazza vampiri soffre di un doppiaggio da videocassetta degli anni ‘90, di quelle doppiate a Milano per la distribuzione spicciola. Paradossalmente ho visto molti direct-to-video di film da quattro soldi che invece hanno goduto della presenza di doppiatori famosissimi. Di certo questo Buffy, per quanto film riuscito solo a metà, non meritava un trattamento simile. Incredibile pensare che il suo doppiaggio “videocassettese” (la conio io qui ed ora) sia arrivato nelle sale cinematografiche italiane (data del visto censura: febbraio 1994). Spero che da un momento all’altro qualcuno ci venga a dire che il doppiaggio che ho sentito è in realtà un ridoppiaggio per l’home video e che al cinema non è mai arrivato! La distribuzione è sempre stata della Fox quindi trovo improbabile che l’audio italiano che trovate in Blu-Ray (pubblicato dalla Fox stessa) sia preso da un ridoppiaggio successivo, ma c’è sempre spazio per sperare.

Ah, già, perché non sapete che il film di Buffy esiste in Blu-Ray con la lingua italiana!

(Non c’è bisogno che lo prenda in giro io questo film quando il dietro le quinte contenuto nel Blu-Ray si prende già in giro da solo.)

Buffy – L’ammazzavampiri del 1992 esiste in Blu-Ray anche in italiano ma in Italia non lo sa nessuno.

Sì, perché Buffy esiste sul mercato italiano in DVD e su eBay lo trovate anche in VHS, ma nessuno sa che il primo Blu-Ray pubblicato sul mercato americano contiene tutte le lingue europee, incluso l’italiano. L’unico problema è il blocco geografico, il disco è infatti “regione A”, quindi vi servirà un lettore in grado di leggere i Blu-Ray statunitensi per poterlo vedere. Nessuno in Italia ha mai sospettato niente perché gli americani hanno queste curiosa abitudine di non scrivere sul retro della copertina tutte le lingue contenute nel disco, non chiedetemi perché. Era forse prevista la pubblicazione dello stesso disco anche sul mercato europeo ma che poi non si è mai materializzata? Possiamo solo supporre.

Per trovarlo dovrete cercare sul mercato americano la versione Blu-Ray pubblicata nel 2011 (evitate quella del 2017), la mia ha codice a barre 02454374376780. Non vi spaventate se sul retro non ci trovate scritto “Italian”, vi garantisco che c’è, il sito Caps-a-holic conferma la presenza della nostra lingua in una lista dettagliata di tutte le lingue e i sottotitoli presenti.

Lo sappiamo che sei tu, Ben Affleck. Inutile che fai togliere il tuo nome dai titoli di coda

Dobbiamo ringraziare Luke Perry?

Buffy sarebbe arrivato lo stesso in Italia se Luke Perry non fosse stato nel cast? La mia teoria è che il film era da subito destinato al mercato dell’home video, quello dei film distribuiti solo in VHS, ma il successo di Luke Perry con la serie Beverly Hills 90210 avrà dato l’idea alla Fox (proprietaria di entrambi) di provare a fare il botto portando questo film, già doppiato e pronto alla distribuzione VHS, addirittura al cinema!
Il botto l’hanno fatto ma non nel modo che pensavano loro.
Peccato per la mancata possibilità di diventare un film di culto, anche per colpa di un doppiaggio a risparmio. È innegabile che un doppiaggio memorabile possa risollevare le sorti anche di film riusciti solo a metà. Il mio consiglio è di guardarlo unicamente in inglese, sottotitolato se necessario. Il Blu-Ray ha sottotitoli in tutte le lingue.

I dialoghi tradotti rispecchiano abbastanza fedelmente le battute originali ma il doppiaggio piatto e assai poco cinematografico le ammazza quasi tutte, figuriamoci quelle che erano già piatte in partenza (Luke Perry che impala un vampiro e dice “adesso sei un attaccapanni” penso sia la peggiore mai sentita in un film di vampiri). C’era bisogno di un adattamento un po’ più brillante come nel 1994 ancora potevano fare e di doppiatori capaci di non uccidere qualsiasi frase, ma soprattutto adatti ai personaggi… o per lo meno che non fossero da telenovelas perché che un film degli anni ’90 approdato al cinema abbia un doppiaggio pari o inferiore a qualsiasi serie televisiva di quell’epoca è veramente vergognoso. Se scomparisse e lo ridoppiassero non lo rimpiangerebbe nessuno.

Lascio qui l’unico video trovato su YouTube, purtroppo poco rappresentativo della qualità del doppiaggio, ci sono parti ben peggiori.


 

Frase ignorante da mettere in locandina:

‘Non avresti dovuto tornare”

Buffy.

 

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