Dirty Harry (1971) ⇒ Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo
Magnum Force (1973) ⇒ Una 44 magnum per l’ispettore Callaghan
The Enforcerer (1976) ⇒ Cielo di piombo, ispettore Callaghan
Sudden Impact (1983) ⇒ Coraggio… fatti ammazzare
The Dead Pool (1988) ⇒ Scommessa con la morte
Vediamo un po’ i vari aspetti di questa serie che mi hanno lasciato lievemente basito anche se non c’è niente di scioccante come in altri film di cui ho parlato in passato… insomma non siamo ai livelli di Flash Gordon o di L’uomo che fuggì dal futuro, tutt’altro. Inoltre ci tengo a precisare che la prima volta che vidi questi film fu in lingua originale quindi mi manca quell’affezione (per altro comprensibilissima) che magari molti italiani potrebbero avere verso la versione doppiata.
IL COGNOME
In inglese il cognome del personaggio sarebbe Callahan (non Callaghan come in italiano). Questa italianizzazione in cui si aggiunge una G è stata applicata presumibilmente per aiutare gli spettatori italiani degli anni ’70 a capire meglio il nome pronunciato. Eh sì, all’epoca succedevano anche di queste cose (stesso motivo per cui in Guerre stellari Han Solo si chiama Ian Solo e la principessa Leia si chiama Leila). Questa era solo una nota storica, non polemica.
IL SOPRANNOME
“Dirty Harry” è il soprannome del personaggio (che dà anche il titolo al primo film) ed è tradotto come “Harry la carogna“. Indubbiamente questo sarebbe stato un titolo curioso ma “Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo” è ancor più curioso. Potremmo definirlo come un titolo “di genere”, come di genere erano i titoli americani dei suoi seguiti, così generici, così immediatamente riconoscibili.
MAKE MY DAY: L’ADATTAMENTO ITALIANO
Con il doppiaggio italiano di questi film vengono alterate molte frasi, sostituite da alternative dal pari significato ma, a parere mio, di minor effetto sullo spettatore:
1) “do you feel lucky… well do you, punk?” (letteralmente: ti senti fortunato… allora, teppista?) tradotto come “ti conviene rischiare?… Deciditi, bestia!” (video qui).
Nello stesso film la frase è ripetuta in un’altra scena ma viene qui tradotta come “di’, ne vale la pena?“. Potevano almeno lasciarla identica alla prima per far capire che si tratta di una frase “di rito” dell’ispettore Callahan.
Come si può notare dalle scelte di doppiaggio, il significato è identico ma nel film in italiano non risalta come dovrebbe, inoltre, come ho già detto, non è chiaro in italiano che la frase di Callaghan sia una frase di rito da dire ai criminali mentre gli si punta una .44 Magnum in faccia per convincerli ad arrendersi. Il motivo del cambiamento è probabilmente il labiale, che ovviamente è perfetto.
2) Nel quarto film la celebre frase “go ahead, make my day” (letteralmente: “coraggio, fammi felice” o ad essere più inventivi “coraggio, rallegrami la giornata“) diventa “coraggio, fatti ammazzare” e dà anche il nome al film, cosa che trovo abbastanza assurda, sarebbe come dare a “La vita è bella” di Benigni il titolo di “Buongiorno, principessa!” solo perché era la frase più memorabile del film. Oppure “Mi piace l’odore del napalm al mattino” al posto di “Apocalypse Now“.
Il “make my day” è un idioma anglosassone di uso molto comune ma che non ha una diretta corrispondenza in italiano, non alla lettera almeno. Di solito “you made my day” viene tradotto come “mi hai fatto felice”.
Sono sicuro che ci sono molti altri dialoghi alterati ma reputo questi due esempi come i più significativi, semplicemente perché nella loro forma originale sono rimasti impressi nella cultura popolare statunitense e anglosassone in generale. Un po’ come De Niro in Taxi Driver quando puntando la pistola allo specchio dice “Ma dici a me? Non ci sono che io qui.” (in questo caso sia in inglese che in italiano la frase è rimasta storica).
Notare che le mie traduzioni tra parentesi sono molto generiche, tanto per dare un’idea del significato originale anche per chi non mastica l’inglese, come del resto faccio sempre in questo blog. Potevano le frasi originali essere rese in maniera più memorabile? Forse. C’è sempre il limite del labiale. Dico solo che la versione italiana non ha lo stesso impatto di quella in inglese.
I TITOLI ITALIANI
Se vogliamo poi accennare alla scelta dei titoli, quelli italiani sembrano adatti più ad un poliziesco nostrano anni ’70 e purtroppo non brillano per sinteticità, inoltre odio quando inventano titoli usando una formula “dialoghistica” come ad esempio “Ispettore Callaghan il caso è tuo!”. Ma del resto anche quelli originali non li ho mai trovati molto esaltanti, a loro modo hanno un gusto un po’ schwarzeneggeriano ante litteram, cioè da generici film d’azione. A mio parere in lingua originale avrebbero dovuto intitolarli tutti premettendo il “Dirty Harry” al titolo (esempio “Dirty Harry: Magnum Force” o “Dirty Harry II: Magnum Force“). Ad oggi, sia in inglese che in italiano, non ricordo mai quale sia l’ordine giusto in cui vederli, né quale sia la trama dei seguiti finché non comincio a vederli e mi torna in mente.