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MUMBO JUMBO! MUMBO JUMBO! (La Nona Porta)

La frase Mumbo jumbo dal film La nona porta. La vignetta legge quisquilie e pinzillaccheri
Mumbo jumbo! Mumbo jumbo!! Mumbo jumbo!!!

Così recita un personaggio nel film La nona porta di Roman Polanski. Se non avete idea del perché queste parole vengano pronunciate (NdA: la pronuncia è “mambo, giambo”) e quale sia il loro significato non temete, non è colpa vostra ma dei traduttori che non hanno pensato a “localizzare” un po’ meglio questa frase.

Il significato di “mumbo jumbo”

In inglese “mumbo jumbo” è un’espressione molto diffusa che viene usata anche per esprimere scherno e/o disprezzo verso rituali e credi religiosi. Se non credete nella macumba o nel vudù allora per voi i loro rituali e le loro credenze sono nient’altro che “mumbo jumbo”, mi spiego? Fandonie. Tutte sciocchezze.

Nel film un personaggio irrompe ad una festa/rituale urlando “Mumbo jumbo! Mumbo jumbo! Mumbo jumbo!” anche se in italiano avrebbe forse dovuto dire qualcosa tipo TUTTE SCIOCCHEZZE! TUTTE SCIOCCHEZZE! (oppure “fandonie, soltanto fandonie!” o simili) dato che per noi italiani il mambo è soltanto un ballo e il “jumbo” è soltanto un tipo di aeroplano. Qualcuno su internet ancora si chiede il perché di questa frase, spero quindi di aver chiarito le idee a qualcuno. [Detto tra parentesi, questa frase nel film era recitata meglio in Italiano che in originale a mio modestissimo parere.]

‘Luca’ nei commenti mi ricorda di un altro esempio adattato, decenni prima, in Scuola di polizia 4, dove durante lo scherzo del santone voodoo veniva detto “Don’t let this voodoo mambo jumbo scare ya!“, che in italiano diventava “Ehi, non vi lasciate impressionare dalle sue formule magiche.“, a riprova che “mumbo jumbo” va tradotto, ché in italiano non significa niente.

Un’espressione usata in maniera simile, ovvero come sinonimo di sciocco o ridicolo quando si parla di credenze e superstizioni, è “hocus-pocus” (che ha un equivalente nel nostro “abracadabra”). Nel film I predatori dell’Arca perduta, Marcus suggerisce a Indiana Jones cautela riguardo all’arca dell’alleanza, al che Indy risponde:

“Oh, Marcus. What are you trying to do, scare me? You sound like my mother. We’ve known each other for a long time. I don’t believe in magic, a lot of superstitious hocus pocus. I’m going after a find of incredible historical significance, you’re talking about the boogie man. Besides, you know what a cautious fellow I am.”

“Marcus, ma che tenti di fare, di spaventarmi? Mi sembri mia madre. Ci conosciamo da anni, io non credo nella magia, sono solo un mucchio di stupide superstizioni. Io cerco un reperto di inestimabile significato storico… tu parli dell’uomo nero. E poi lo sai quanto sono prudente no?”

Insomma avrete capito ormai ciò che voglio dire. Quando si sentono certe traduzioni (o meglio… certe non-traduzioni) come nella scena de’ “La nona porta” non resta che da alzarsi dal divano e urlare contro il televisore: MUMBO JUMBO! MUMBO JUMBO! MUMBO JUMBO! per scacciare il male.

Stessa cosa quando sentite parlare di maschi alfa caucasici o di rumori inteso come rumors (pettegolezzi), cominciate a urlare “mumbo jumbo! Mumbo jumbo! Mumbo jumbo!”. Vi garantisco che è un ottimo mantra.

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