Okay, titolatori italiani… che diavolo è il “Pacific Rim”? Avete gettato completamente la spugna? Non ci date nemmeno un sottotitolo tipo “robottoni contro mostri”? Esigo un qualcosa di italiano in un titolo così generico e così anonimo alle orecchie italiote!
Letteralmente “anello del Pacifico”, Pacific Rim si riferisce ai paesi che si affacciano su questo oceano e che nel film sono vittime di titanici mostri alieni che lì vi apparivano grazie ad un portale inter-dimensionale denominato “la breccia”.
Ma basta con le spiegazioni e diciamo cosa non va con l’adattamento italiano di questa pellicola
L’adattamento italiano di Pacific Rim
Il problema è semplice: il film vomita continuamente parole anglosassoni senza motivo tormentando le mie povere orecchie! Quasi come se gli adattatori avessero gettato completamente la spugna, esattamente come i titolatori!
Riporto qui un dialogo dai primi 5 minuti di film, non scherzo:
-Scoprimmo di avere la capacità di interconnetterci, quello che chiamiamo drift.
–Attivare il drop, signor Choi.
–Drop attivato signore. Marshal Pentecost a rapporto.
–Pronti per il drop
–Rilascio per il drop
–Gipsy Danger, pronti per il drop.
Per la cronaca, drop significa semplicemente “lancio” in gergo militare, deriva dal fatto che la capsula con i piloti dei robot venisse letteralmente “sganciata” all’interno della testa del robot. Niente di inarrivabile.
Il Marshal: Un grado non tradotto
Gypsy Danger, qui parla il Marshal Stacker Pentecoste.
e poi ancora Marshal qui e Marshal lì… Ma Marshal è un nome o un titolo? Inizialmente mi veniva da pensare ad un nome visto che era in inglese, solo successivamente si capisce che si tratta del grado militare visto che dicono “il Marshal” e che, tra parentesi, in italiano non significa “maresciallo” bensì “comandante in capo” (o Generale!). Purtroppo questo grado detto in inglese viene ripetuto continuamente durante tutto il film, tanto per ricordarci che siamo in presenza di una pellicola tradotta nello stile di questo decennio. Questa pagina web conferma ciò che supponevo, e cioè che “Marshal” è proprio il grado militare del personaggio [“Stacker Pentecost was a Marshal in the Pan Pacific Defense Corps“].
“Marshal” non è il suo nome! Perché dunque me lo lasciate in inglese come avete fatto con Captain America? Canaglie! Cos’è questa nuova moda di non tradurre i gradi militari? Vogliamo ri-titolare “Salvate il private Ryan“?
Ancora più confusionaria la scelta di lasciare Marshal in inglese è dovuta al fatto che in alcuni doppiaggi sentiamo già “Marshal” usato per gli sceriffi federali, ovvero gli agenti della divisione U.S. Marshals. Motivo in più per evitare di lasciarlo in inglese in Pacific Rim, visto che non c’entra niente con gli U.S. Marshals.
L’adattamento di questo film è di Fabrizio Manfredi che conoscevo meglio come doppiatore (Fry in Futurama è uno delle sue tante ottime interpretazioni), ma non per lavori di adattamento. Posso solo immaginare che l’inutile persistenza di termini inglesi non tradotti sia stata un imposizione dall’alto e non una sua scelta. Oggi, lo so, si lavora così con i grandi distributori americani, vorrebbero che non si cambiasse niente. Ma a volte è bene insistere per farli ragionare.
I Master e il Drift
I termini in inglese purtroppo non finiscono qui, ne manca ancora uno alla lista: quando uno scienziato, dopo essersi connesso al cervello di uno dei mostri, scopre che questi sono stati inviati da creature aliene che hanno creato quei mostri ad hoc per distruggere l’umanità, suddetto scienziato esordisce con:
Questi esseri, questi Master, sono dei colonizzatori.
I creatori dei mostri sono subito definiti come “master“. Cosa sono, dei master universitari? Questa parola non viene mai più pronunciata per il resto del film, era troppo chiedere che venisse tradotta/adattata? Perché tutto è in inglese, anche le minori? Perché queste insensate imposizioni sugli adattamenti italiani? (per presunte che siano, non voglio credere che un adattatore italiano “scelga” di lasciare termini tanto banali in inglese). Vi piace “dominatori” al posto di “Master”? Così era in “I dominatori dell’universo” (Masters of the Universe, 1987). È un’idea eh. Se ne possono pensare tante prima di arrendersi a lasciarli come “Master”.
“Drift” è l’unico termine che avrei accettato in inglese poiché si riferisce a un elemento della trama inventato ed è subito spiegato in maniera molto chiara: “E scoprimmo di avere la capacità di interconnetterci. Quello che chiamavamo drift.” e poi “ll drift… Due piloti mescolano le menti attraverso i ricordi con il corpo di una macchina gigante“.
Un termine in inglese sì, può andare anche bene, ma a dozzine no! Ripetuti poi fino alla nausea.
Troppo inglese, troppo spesso
In breve, una traduzione da bocciare. Non si può sentire “Marshal” al posto di “Generale” ogni due minuti, né “drop” ripetuto un milione di volte nei primi 10 minuti del film. Adesso che mi sono sfogato vado a “dropparmi” sul divano, “drifto” tra i cuscini e vaffanculo!