Anche quest’anno venimmo e vedemmo. Sebbene non abbia avuto tempo di scrivere approfonditamente (in bene o in male) di tutti i film di lingua inglese arrivati nei cinema italiani quest’anno e da me visti, voglio farne una piccola lista prima che il 2015 giunga al termine. E non mi lamenterò soltanto, prometto!
Di solito non commento sulla performance dei doppiatori, ma ho trovato Angelo Maggi (doppiatore ufficiale di Tom Hanks dai tempi di Cast Away) abbastanza irriconoscibile, almeno nella prima mezz’ora, tanto che nei primi minuti del film ho dovuto verificare chi fosse al doppiaggio di Hanks. Magari mi saprete dire se anche voi avete avuto questa sensazione. Niente da dire sulla sua recitazione, bravissimo come sempre. Solo la voce mi è sembrata difficile da identificare, eppure credevo di avere familiarità con essa.
Chi non è appassionato della guerra fredda o dei thriller politici con zero azione può tranquillamente saltare questo film, Batman Vs. Superman arriverà presto in vostro aiuto.
Cari detrattori del doppiaggio italiano, sappiate che Valerio concorda con voi sul criticare l’esistenza stessa di film doppiati, eppure ciò non gli impedisce di realizzare adattamenti italiani privi di inutili anglicismi e con dialoghi che sembrano essere nati in lingua italiana.
A riconferma della sua bravura, sempre quest’anno è uscito Black Mass – L’Ultimo Gangster, che mi aveva lasciato ancora una
Credo che continueremo a sentir parlare di lui qui a Doppiaggi Italioti e a questo punto spero che gli tocchino film sempre più importanti. Che su Tarantino possa lavorarci lui? Speriamo.
Quando leggerete “Dialoghi italiani: Valerio Piccolo” saprete di avere un certificato di garanzia, dato che ormai è diventato il nuovo punto di riferimento per gli adattamenti moderni fatti bene.
Valerio Piccolo, da me contattato dopo la visione di Black Mass ebbe da aggiungere soltanto:
Un film “classico”, quindi per certi versi facile dal punto di vista dell’adattamento, anche se tutti quei primi piani sono sempre difficili da affrontare per il sync… e poi, come al solito, diretto molto bene da Rodolfo Bianchi.
Inutile rivangare le mie critiche a The Martian – Il Sopravvissuto che colpivano sia il titolo, presentato in un “formato” poco sensato, sia l’adattamento stesso, principalmente per un solo aborto di traduzione. Qui trovate l’articolo completo.
Quest’anno abbiamo visto anche il ritorno non richiesto di Terminator con Terminator Genisys (articolo qui), un film con un adattamento italiano molto sopra le mie aspettative sebbene non esente da errori evitabili con una semplice ricerca su internet, cosa che certamente era impossibile nel 1985 per il primo Terminator, come discusso in questa mia dissezione.
Per il resto, posso solo ricordare a spizzichi e bocconi altre scelte discutibili nei film di quest’anno: da Run All Night – Una Notte per Sopravvivere, dove veniva citato “un Applebee’s” (elemento che richiede una ricerca su Google durante la visione del film, perché chi non ha vissuto all’estero difficilmente ne avrà sentito parlare) e di cui abbiamo un commento video su YouTube, a Mission Impossible: Rogue Nation, dove si parlava di un sindacato che non era quello dei lavoratori (non avendo visto il film mi limito a citarlo con la speranza che tale nome sia giustificato nella trama, anche se ne dubito) e, per finire, 50 sfumature di grigio nel quale si è deciso di lasciare la parola “safeword” anche nei dialoghi italiani (cosa accennata anche nel nostro video), come se le pratiche sadomasochistiche fossero solo di importazione e facciano unicamente appello ad un vocabolario estero che in Italia non trova corrispondenti.
Schiocco di frusta su questa mentalità!
Ora vediamo se Star Wars entrerà nella lista delle lamentele prima della chiusura dell’anno. Lo saprete presto!
Mi sono dimenticato di citare qualche film? Quali adattamenti italiani del 2015 vi hanno infastidito?