In passato ho parlato a spizzichi e bocconi di I predatori dell’arca perduta che, non vi nascondo, è uno dei miei preferiti in assoluto. Credo che sia giunta l’ora di imbarcarmi in un riepilogo delle precedenti puntate e aggiungere nuovi dettagli relativi a questo film, al suo doppiaggio e al suo ridoppiaggio.
Il doppiaggio italiano dei Predatori dell’Arca Perduta
In un primo articolo, molto tempo fa avevo fatto notare alcune discordanze audio tra la traccia italiana e quella inglese del film I predatori dell’arca perduta. In particolare l’assenza di alcuni suoni (il fischio di Belloq nelle prime scene del film e la risata di Toht, l’agente nazista vestito di nero, mentre seppelliscono vivi i protagonisti), questi mancano sia nella versione VHS che in quella che passa in televisione (Rai). Il fischio è stato ripristinato nell’edizione DVD (ripresa dal missaggio audio americano) ma la risata del malvagio Toht rimane assente dalla scena in cui seppelliscono vivi Indiana Jones e Marion nel “pozzo delle anime”.
In un secondo articolo avevo analizzato la questione della celebre battuta “Adios, imbecille!” che in inglese non è così ovvia. Sembra che Ford dica “Adios, sapito” che potrebbe sia essere un errore di pronuncia del nome del personaggio, Satipo (da copione), oppure che volesse dire “stupido“. Le argomentazioni pro e contro le due teorie (entrambe molto valide) sono reperibili nell’articolo intitolato Adios stupido, ehm, Sapito, ehm Satipo insieme al video della scena incriminata. Sappiate che in inglese il dibattito va avanti da anni, c’è chi ci sente stupido, altri ci sentono sapido. De gustibus! Io preferisco comunque “imbecille” (e quindi il suo corrispettivo “stupido“) perché è una chiusura perfetta in linea con il personaggio delineato da Ford nel primo film della serie.
Con l’eccezione di questi punti già discussi c’è ben poco da dire sul doppiaggio originale, il solito lavoro di fino dei professionisti del doppiaggio degli anni ’80. Non ci sono differenze memorabili né importanti. Solo dettagli ininfluenti come il “cattivo” Belloq che viene chiamato per nome (René) dal nostro protagonista da un certo punto del film in poi, a dimostrazione che sono diventati quasi vecchi “amici”, in italiano rimane noto come Belloq per tutto il film. Perché complicare le cose, giusto?
Il ridoppiaggio di Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta
Vediamo ora l’unica cosa che mi rimane da discutere, il ridoppiaggio di questo film. Eh già, perché anche la serie di Indiana Jones è stata “vittima” del ridoppiaggio. Pino Insegno è la nuova voce di Indiana Jones, ormai questa storia la sapete in molti (e in questo video troverete varie clip a confronto). La prima volta che ne sentii parlare mi dissi che erano solo paranoie internettiane e come tutti mi sono domandato “come si fa a ridoppiare Indiana Jones?”. Poi un dì a casa d’altri vedo sulla programmazione Sky I predatori dell’arca perduta, wow – penso – il mio film preferito! Incuriosito dalla blasonata alta definizione mi misi a vederlo, il risultato sono state due ore di torcibudella, perché mentre si ascoltano i nuovi dialoghi (su quel “nuovi” ci ritorniamo tra un attimo) possono venire in mente soltanto Rain Man e la reazione dello scrittore in Arancia Meccanica.
Sul fatto che siano “nuovi” dialoghi poi c’è da fare una precisazione che poi è l’unica vera accusa che si può fare a questo prodotto, cioè che nel ridoppiaggio rimangono le stesse battute del doppiaggio originale, ma recitate da altri doppiatori. È proprio dalla scelta dei doppiatori che fa pensare che il nuovo cast sia stato pensato per offrire il minor impatto possibile perché alcune voci ricordano molto da vicino quelle dei loro predecessori, quasi come se alla Paramount sperassero che nessuno ci avrebbe fatto caso. Anche il modo di recitare spesso si avvicina a quello del primo doppiaggio e mi domando se in cuffia non avessero il vecchio doppiaggio invece della traccia in inglese. Quindi è evidente che il nuovo doppiaggio non sia motivato da un miglioramento dei dialoghi ma, suppongo, solo dall’esigenza tecnica di passare ad una nuova traccia multicanale 5.1 rimasterizzata, superando quella in semplice stereofonia degli anni ’80. Questo risponde alla lecita domanda perché hanno ridoppiato Indiana Jones?
Invariate sono dunque battute come “adios, imbecille” (in originale “adios, Sapito”) e potremmo forse obiettare che poteva essere l’occasione giusta per sistemare un paio di cosette del primo doppiaggio ma chiaramente non era questo lo scopo del ridoppiaggio perché i nuovi dialoghi sono solo un copia e incolla di quelli storici, però con nuove voci.
Non è un ridoppiaggio pessimo, è soltanto inutile.
L’adattamento e i doppiatori originali
La discussione sul ridoppiaggio mi porta a dei dovuti complimenti all’adattamento e al doppiaggio di questo storico film: difatti abbiamo un adattamento dei dialoghi da parte di Alberto Piferi e un doppiaggio dove non solo Gammino fa uno splendido lavoro nel dare la voce a Harrison Ford (che in alcuni casi risulta anche più espressiva dell’originale) ma anche gli altri personaggi del film hanno voci quanto mai azzeccate e splendidamente interpretate. Sallah (doppiato da Renato Mori) è gracchiante come l’originale, Marion (Paila Pavese) sa essere petulante come l’originale, Toth (Sergio Fiorentini) è viscido come quello originale, Belloq (Sandro Iovino, famoso ormai per la voce del Signor Burns nei Simpson) è antipatico quanto l’originale anche se in italiano manca completamente di quel poco di accento francese che aveva originariamente, nel film doppiato difatti sappiamo che è francese solo perché ce lo dicono nel film (l’attore comunque è inglese ed è anche persona molto garbata e modesta, l’ho incontrato di persona un paio d’anni fa). Infatti beccatevi sta foto:
Le tre voci di “Marion” (Karen Allen)
Nei “Predatori”, Karen Allen è stata doppiata originariamente da Paila Pavese, poi per il ridoppiaggio 2008 la sua voce passa a Chiara Colizzi (riconoscibile al pubblico come voce di Kate Winslet, Uma Thurman e Nicole Kidman).
Quando nel 2009 hanno distribuito Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo a chi delle due avranno affidato la voce di Karen Allen secondo voi? A nessuna delle due! È andata ad una terza doppiatrice, Chiara Salerno. Non è compito mio stabilire chi di loro abbia fatto un lavoro migliore ma certo mi sarebbe piaciuto molto risentire Paila Pavese su Karen Allen, se il film non ignora che siano passati molti anni dal primo film, perché dovrebbe il doppiaggio?
IN CONCLUSIONE
A breve uscirà (se non è già uscito) il cofanetto con i tre… ehm, quattro film in Blu-Ray. Ancora non è chiaro quale doppiaggio ci troveremo all’interno ma suppongo che la Paramount abbia capito che la gente li potrebbe venire a stanare con i forconi se nella traccia audio ci ritroviamo soltanto con la versione neo-doppiata. Loro confermano che saranno presenti entrambe le tracce audio ma ovviamente è una promessa, quindi possiamo solo sperare che la mantengano.
Questa situazione del nuovo doppiaggio è ancor più ridicola se considerassimo un cofanetto con i primi tre film doppiati da Pino Insegno (nuova voce) e poi un Indiana Jones 4 invece doppiato da Gammino (prima voce di Indy)! Oppure possiamo presumere che avrebbero fatto ridoppiare a Insegno persino il quarto capitolo a neanche quattro anni dall’uscita cinematografica? Sarebbe stato il ridoppiaggio più veloce della storia dei ridoppiaggi!
Indovinate chi c’è dietro queste geniali pensate? Ma George Lucas, è ovvio! Un megalomane a parer mio più fortunato che capace (sì, l’ho detto una volta per tutte!), che vorrebbe mettere bocca in campi che non gli competono, primo tra tutti l’adattamento e il doppiaggio in altre lingue! Si faccia una vagonata di CAZZI SUOI e la smetta di attentare anche alle nostre versioni dei film! Che ne sa lui di che cosa sia un buon doppiaggio, lui che non sa manco più cosa sia un buon film?