Di recente mi sono rivisto in TV Scarface e onestamente lo ricordavo più lungo. Scopro che la versione televisiva italiana manca di molte scene tagliate immagino più per brevità che per censura (il film intero dura la bellezza di quasi tre ore).
Durante l’ultimo passaggio televisivo ho fatto una foto a un cartello con un errore piuttosto sciocco:
A proposito delle scritte in italiano. Se non erro ci dovrebbero essere almeno due versioni del film che circolano in DVD. Una prima edizione DVD presentava la versione televisiva ovvero quella accorciata di diversi minuti ma con scritte in italiano (come nell’immagine sopra); scritte che, errori a parte, trovo molto comode. Le successive edizioni proposero invece la versione integrale (con alcune scene estese) ma con scritte su schermo originali, ovvero in inglese. Onestamente odio quando nell’home video si perdono le vecchie scritte in italiano. Se il film te lo guardi in italiano è bene che ci siano anche i testi in italiano. Questa la versione originale:
Non è detto che l’errore dei “Tre mese dopo” (mese invece di mesi) non sia uno dei tanti cartelli ricostruiti a Mediaset e non quello che avremmo visto originariamente al cinema. Tutto può essere.
Scarface purtroppo è uno di quei film di cui è scomparsa la versione cinematografica italiana. Ed è fastidioso dover leggere traduzioni sottotitolate delle scritte su schermo quando so che esiste una versione della pellicola con testi già in italiano.
Se mi sbaglio sulle versioni esistenti in DVD sentitevi in diritto di correggermi. Non posseggo Scarface in DVD/Bluray perché mi hanno detto che l’audio italiano è peggio di quello in VHS… ma almeno non è ridoppiato! Per ora.
Un’altra curiosità sulle scritte in italiano. Nelle prime scene del film appare in sovraimpressione la descrizione di una sommossa nel centro di detenzione. Il testo in inglese ha un carattere stile terminale del computer della polizia…
…in italiano invece ricorda più il carattere “macchina da scrivere” che in Italia non venne sostituita con i computer ancora per moltissimi anni. Dunque l’adattamento italiano potrebbe essere un adattamento non solo linguistico ma anche culturale? Il comunicato della polizia in inglese sembra essere battuto al computer mentre in italiano sembra battuto a macchina e ci risulta pertanto più familiare (almeno per gli anni ’80). Queste sono ovviamente mie seghe mentali che potete condividere o meno, comprendere o meno, ma sono pure il solo che ne parla e qualcuno lo dovrà pur fare prima che queste pellicole con testi in italiano scompaiano per colpa di moderne edizioni DVD. 😉
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lupo alberto
27 Dicembre 2011 alle 13:45riguardo lo stile macchina da scrivere,secondo me calza benissimo,l’originale sa più di “terminator”,c ‘è però da chiedersi se lo hanno fatto per virtù o semplicemente perché non avevano il font originale e quindi ne hanno scelto uno che ritenevano adeguato?
Evit
27 Dicembre 2011 alle 13:51Si probabilmente era semplicemente una questione di font disponibili. Nella sua semplicità lo stile “macchina da scrivere” mi sembra molto adeguato e un lecito adattamento allo stile più “informatico” dell’originale
Leo
27 Dicembre 2011 alle 15:13vedo un typo: c’è scritto “intestatale” invece di “interstatale”
Evit
27 Dicembre 2011 alle 15:18A questi testi ci deve aver lavorato una persona molto distratta. Leo, mi fai notare un refuso (typo) che non avevo mai osservato (anche perché di solito questi testi sono letti molto velocemente).
Christian
31 Dicembre 2011 alle 10:54Per essere perfetto, però, il testo battuto “a macchina” avrebbe dovuto essere allineato al margine sinistro (come l’originale), e non centrato…
Evit
31 Dicembre 2011 alle 13:00Si, effettivamente
j
12 Gennaio 2012 alle 22:19Allora: la prima edizione dvd è quella con il master e le scritte in originale, com’è giusto che sia.
Nelle successive, tutte le scritte sono state completamente rimosse, e passa una traccia sottotitoli ad hoc al posto delle scritte sui cartelli.
Quei cartelli di Iris sono in maniera evidente delle sovrimpressioni elettroniche realizzate in post-produzione sul master originale, quindi NON si riferiscono al master italiano originale e – realizzate da Universal per i master tv italiani, oppure dalla stessa Mediaset – sono da considerare dei veri “apocrifi”, se mi passate il termine.
Evit
12 Gennaio 2012 alle 23:22Ciao, grazie per le informazioni. Non ho capito bene la questione dell’apocrificità della versione Iris. Ogni volta che passa in TV io vedo sempre quella versione, mi spieghi meglio di cosa si tratta? E com’era quella del master originale italiano su cui si basava il primo DVD?
j
13 Gennaio 2012 alle 12:00Il primo dvd (edizione Columbia in confezione super jewel box) aveva il master originale con le scritte in inglese. In tv sono sempre circolati master provenienti da copie originali (quanto meno dagli anni ’90 in poi), ogni volta opportunamente ritoccate elettronicamente per inserire sottotitoli e/o sovraimpressioni: la copia di Iris è quindi ‘apocrifa’ perché non si basa sul master originale italiano e gli errori sono stati fatti quando è stato (nuovamente) ritoccato digitalmente per la messa in onda tv (da Universal o da Mediaset stessa, poco importa).
Evit
13 Gennaio 2012 alle 12:38Allora sul “master originale italiano” come sono le scritte? In Italiano o in Inglese? Se sono in italiano, esistono in qualche edizione DVD? Hai delle schermate video da mostrarci?
j
13 Gennaio 2012 alle 16:29Il master originale italiano non esiste in alcuna edizione dvd. Purtroppo in tv da 20 anni a questa parte utilizzano i master di cui ti parlavo (con i cartelli aggiunti elettronicamente), e, uscita cinematografica a parte, purtroppo non s’è più visto (a meno di recuperare chissà quale vhs originale dell’epoca, chissà!)
A ogni modo te ne accorgerai al prossimo passaggio televisivo dl film: titoli di testa e coda in inglese, ‘pezze’ elettroniche (compresa la suggestiva schermata in stile macchina da scrivere) laddove serve.
Pingback:
9 Novembre 2012 alle 22:44Merlok
19 Maggio 2017 alle 19:52Salve a tutti, io da poco mi sono procurato una copia da edicola in vhs di Scarface, il master utilizzato per fortuna è quello italiano a inizio e fine film, nel mezzo invece le scritte rimangono in inglese (“1 mese dopo”, la didascalia di Miami, Florida 11 agosto 1980 ecc.). Sinceramente non so se al cinema tutte le scritte apparissero in italiano e nella vhs non le abbiano messe per fattore di “comodità” (la vhs è in pan&scan, le parti in cui appaiono scritte italiane sono meno zoomate rispetto al resto del film in perfetto 4:3). Inoltre una stranezza di questa versione è che la intro con didascalia, discorso di Fidel Castro, filmati degli sbarchi cubani e titoli di testa ha audio e video non sincronizzati tra loro. In ogni caso spero di essere stato utile.
Evit
19 Maggio 2017 alle 20:28Al cinema erano tutti in italiano. Per la VHS (quale ditta l’ha pubblicata?) probabilmente hanno fatto un collage delle parti “essenziali”. Un tipico lavoro arrangiato all’italiana 🙁
Merlok
20 Maggio 2017 alle 01:25La VHS in questione è pure relativamente recente, ha il prezzo in euro, fa parte della serie “Videoteca del secolo” ed è pubblicata dalla Mondadori. Comunque ho anch’io il sospetto che il master italiano sia utilizzato solo ad inizio e fine. È anche vero che sono capitate certe scritte in inglese pure al cinema. Chissà se esistono vhs che propongono l’intero master italiano (magari prime uscite o versioni da bancarella dell’epoca).
Evit
20 Maggio 2017 alle 08:42Dipende dalla distribuzione, temo che potremmo trovarci la stessa versione però perché quelle da edicola non facevano altro che sfruttare gli stessi master già disponibili. 🙁
Merlok
20 Maggio 2017 alle 12:37Già :/ però a fine anni ’80 – inizi ’90 facevano pure vhs bootleg per le edicole… chissà. Comunque spererei di più in una versione pirata venduta quando il film era ancora nei cinema, sicuramente sarà esistita ma non penso sia facile da trovare. 🙁
Evit
20 Maggio 2017 alle 12:40Io ne sono sempre alla ricerca. Con quelle non sbagli! Ho finito da poco un lavoro di restauro su Fuga da New York che si basava anche su una copia pirata d’epoca, unica testimonianza di come apparivano i titoli italiani al cinema (mai più visti dal 1981!). Sono stati ricostruiti in digitale in alta definizione, con massima accuratezza. Ne vado molto fiero eheh
Evit
20 Maggio 2017 alle 12:47Dei bootleg da edicola non so niente ahah, dimmi di più!
Merlok
20 Maggio 2017 alle 12:46Anch’io colleziono le VHS pirata proprio per questa ragione! Inoltre in molti casi contengono il film nel formato originale o comunque non troppo zoomato. Davvero interessante il lavoro su “Fuga da New York” e… wow una VHS pirata del 1981! Credo sia ormai più unica che rara.
Merlok
20 Maggio 2017 alle 13:03Per quanto riguarda le bootleg da edicola… in realtà nemmeno io so molto, però a parte i più famosi della Disney come Eclecta o Cinestazione, ho potuto verificare che qualcosa pure su altri film e cartoni esistessero. Ad esempio ho trovato parecchie cassette bootleg sui cartoni animati (Looney Tunes in particolare): esistevano le serie “Cartoon Show”, “Special Cartoons”, “Favourite Cartoons”, “L’acquilone”, “Girotondo” e credo molte altre. Per altri film che non siano cartoni, ho trovato solo una cassetta bootleg del film “La casa di Helen” ed un’altra “strana” che potrebbe essere un bootleg ma non ne sono sicurissimo: il film è “Pari e dispari” di Bud Spencer e Terence Hill. Di chi ha pubblicato questa cassetta, né etichetta, né copertina dicono nulla, ma sulla striscia laterale c’è scritto “associato Univideo” (che sia una scritta taroccata?? :D) e c’è pure un numero 3, quindi sarà sempre stata una serie. Tornando alla cassetta de “La casa di Helen”: per quella sono più sicuro che sia una copia bootleg perché oltre ai dati di chi ha pubblicato la VHS, mancano pure i dati del film!
Merlok
20 Maggio 2017 alle 13:08In generale credo che queste cassette bootleg fossero più diffuse per i film horror e per i cartoni animati all’epoca di pubblico dominio. Su altri film più famosi (se non “Pari e dispari”) non ho mai trovato nulla.
Evit
20 Maggio 2017 alle 14:26Cosa intendi dire per bootleg? Partiamo dalle basi
Merlok
20 Maggio 2017 alle 14:52Per bootleg intendo dire una VHS (o qualunque altro formato) riconosciuta dalla SIAE ma non ufficiale.