Scommetto che non sapevate che oggi è l’anniversario dei 30 anni dall’uscita italiana di Cobra con Sylvester Stallone, eh? Magari non avete mai neanche sentito parlare di Cobra, eh? È semplicemente il vostro nuovo classico di Natale. Per puro caso avevo già preparato un episodio della nostra serie “i videocommentatori” dove siamo andati alla riscoperta di quest’altra opera della Cannon Films di Golan e Globus.
Ecco la mia trama breve:
L’agente di polizia Natale Giuseppe Maria Cobretti deve difendere una modella qualsiasi da una gang di operai metalmeccanici squilibrati che l’hanno presa di mira. La salverà tra frasi noiosamente epiche e sequenze musicali scartate da Rocky IV.
Cobra è uno di quei film dagli aneddoti e dai dietro le quinte che sono molto più interessanti del film stesso, quindi per questo blog tour vi consiglio un paio di letture, in primis l’articolo “Cobra: trent’anni di cura” (sul blog Il Zinefilo) che ha preparato il blogger Lucius Etruscus, divulgatore di questo sconosciuto anniversario, e anche Cassidy dal blog La Bara Volante commemora le trenta candeline del film con una sua recensione completa intitolata Cobra (1986): Qui gli anni ’80 si fermano e comincio io. Si unisce al “blog tour” persino Il Cumbrugliume con una retrospettiva sul film: Un caso di cretinismo premeditato? Trenta anni di Cobra!
Per gli appassionati di questo film (lo so, siete in pochi, stoici!), sappiate che in questo mondo anche nell’alta definizione del Cobra esiste anche in Blu Ray (in realtà esiste solo in Blu-Ray visto che il DVD italiano è ormai fuori catalogo da tempo) che vale anche soltanto per quella copertina ed è inclusivo di un commento audio del regista George P. Cosmatos (regista fantoccio, perché è chiaro che alla regia c’era principalmente Stallone); sarei proprio curioso di sentire quale spiegazione abbia offerto al mondo per giustificare l’esistenza di questo film. Mi è parso di leggere che derivi da ciò che Stallone voleva fare con Beverly Hills Cop, film per il quale era originariamente in gara come protagonista finché non lo cacciarono fuori quando gli prese la fissa di voler rimuovere qualsiasi elemento di commedia. E da lì… Cobra.
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11 Commenti
Lucius Etruscus
24 Ottobre 2016 alle 09:12L’esperienza di sentire il bravo Cosmatos che si arrampica sugli specchi per non dire di aver fatto solo da carta da parati, che cioè il film se l’è diretto da solo Stallone… be’, lo vale l’acquisto del Blu-ray 😀
Evit
24 Ottobre 2016 alle 09:15Secondo me vale anche solo per la copertina!
cumbrugliume
24 Ottobre 2016 alle 10:41Commento divertentissimo! Non riuscirò più a guardare la Camusso senza ridere 😀
Evit
24 Ottobre 2016 alle 10:44Ahah! La Camusso uccide nottetempo
Cassidy
24 Ottobre 2016 alle 14:54Avete avuto il coraggio di rivelare la verità scomoda che nessuno in questi anni ha mai voluto svelare su “Cobra”: Si tratta di un classico Natalizio! 😀 Solo una curiosità, che avevate mangiato? mini pizza tagliata con le forbici? 😉 Cheers!
Lucius Etruscus
24 Ottobre 2016 alle 15:01A forza di tagliarla con le forbici, la pizza è ricca di ferro e quello fa male 😀
Scherzi a parte, la presenza di un Babbo Natale durante un inseguimento conferma l’Evit-pensiero…
Evit
24 Ottobre 2016 alle 15:46Dopo aver visto Cobra non esiste altro modo di tagliare la pizza.
Ancora più curioso che il terminale/computer a casa di Cobretti fosse connesso al database della polizia… nel 1986. Come no! Quindi Cobra non solo è un classico di Natale ma è anche un film di fantascienza.
Lucius Etruscus
24 Ottobre 2016 alle 15:52Vuoi forse mettere in dubbio che Cobretti non sia un provetto programmatore di computer anni Ottanta? In fondo era facile: puntava la pistola e il computer stampava tutto quel che voleva 😀
Andrea87
24 Ottobre 2016 alle 21:12fate Danko, vi prego 😀
Evit
24 Ottobre 2016 alle 21:13Nato stanco!
Ma Danko lo vedo ogni volta che passa in tv, non credo che mi sorprenderebbe troppo
Andrea87
25 Ottobre 2016 alle 05:39anche io l’ho rivisto giusto la settimana scorsa su R4… un cultissimo!
però ci sono tutte quelle ingenuità dei film anni ’80 che non potete non perculare (il dialogo sui parrocchetti, tutti i luoghi comuni sui sovietici…)