• Critica alla critica – 39° episodio – Scarface (1983)

    Nell’episodio di questa settimana critico chi ha criticato aspramente Scarface (1983) prevedendone un fallimento al botteghino. Cliccate sull’immagine.

    Nota
    La scelta dell’immagine, quella del cofanetto portasigari edizione speciale, è voluta… in modo da accentuare il contrasto con commenti come:
    Scarface non riesce ad evitare di affogare nel mare di sangue che trasuda dallo schermo.”
    e
    Ci sembra poco probabile che questo rifacimento diretto da Brian De Palma abbia lo stesso successo clamoroso
    Ma si, qualsiasi filmetto scadente ha un suo cofanetto speciale con accessori, cartoline e chi più ne ha…

  • Ipotetica discussione nell’Italia del futuro dove TUTTI i titoli restano in lingua originale

    Una conversazione immaginata in un Italia dove è stata ipoteticamente abolita la traduzione di TUTTI i titoli stranieri, come alcuni estremisti del caso vorrebbero; vediamo se potrebbe funzionare:

    – L’hai visto Män som hatar kvinnor?
    – No ma ne parlano tutti, com’era?
    – Mmh, insomma.
    – So che c’è anche un sequel… mi pare si chiami Flickan som lekte med elden.
    – Ah già, nah mi è bastato il primo. Ci sarebbe anche Luftslottet som sprängdes ma non mi interessa.
    – Ho sentito che hanno fatto un remake americano di Män som hatar kvinnor. Si chiama The Girl with the Dragon Tattoo. Ti rendi conto?
    – Figurati, era meglio lasciare il titolo originale, questi americani stanno sempre a cambiare i titoli!
    – Si infatti. Che altri film ti piacciono?
    – Mi è piaciuta molto la rivisitazione di Macbeth che ha fatto Kurosawa, Kumonosu-jō, però di norma preferisco film molto più commerciali come Die unendliche Geschichte.
    – Beh quello lo conoscono tutti dai. Per rimanere in Asia a me è piaciuto molto il famoso Wo hu cang long.
    – Anche quello era abbastanza commerciale, io invece ho comprato di recente Der Untergang, il film che parla degli ultimi giorni di Hitler, mi hanno detto essere un bel film.
    – Non è proprio il mio genere. Io vado per le commedie americane, la mia preferita è Death Becomes Her.
    – E che significa?
    – “La morte diventa lei”, credo.
    – Giusto.
    – Meno male che i titoli li lasciano in lingua originale, te li immagini tradotti?
    – Aborro la sola idea.
    – Va bene, adesso torno a guardare la TV, c’è un horror chiamato P2, chissà di che parla, penso Licio Gelli. Ciao.