CHIAMAMI SERPENTE! (1997: Fuga da New York)

Per molti questo è cosa nota ma vale la pena ricordarlo per tutti gli altri. Il glorioso film 1997: Fuga da New York (in originale, semplicemente “Escape from New York” senza accenno all’anno) ha per personaggio principale l’anti-eroe per eccellenza, Jena Plissken, interpretato da Kurt Russell in uno dei suoi ruoli più memorabili e riusciti. Un nome, quello di Jena, che in Italia, eccetto forse per gli adolescenti, si presentava da solo (grazie anche alla sua frase “chiamami Jena” ripetuta nel corso del film).
Quello che già sanno in molti è che il nome originale non è Jena (mi raccomando con la i lunga, alla Pirandello) bensì Snake Plissken. Ancora una volta, come quasi sempre, non ci è dato sapere cosa abbia spinto i traduttori a scegliere questo nome, fatto sta che JENA è in italiano un corrispettivo tostissimo e in linea con il personaggio, un po’ carogna, di Kurt Russell. Viene automaticamente da domandarsi se avrebbero funzionato altrettanto bene nomi come Serpe Plissken o Cobra Plissken? “Chiamami Serpe”, “Chiamami Cobra”… mah chissà, tutto sta a farci l’orecchio, anche se “chiamami serpe” (o serpente) suona molto sciocco nella nostra lingua. Ma il vero problema è nel movimento delle labbra, che non consentono la libertà di una consonante labiale.
Ad ogni modo, l’alterazione italiana porta ad un deficit da incomprensibilità delle citazioni di altri prodotti venuti dopo (non che questo coinvolga o infici la visione del film in sé). Difatti non possiamo arrivare ad intuire che il protagonista del videogioco Metal Gear Solid, chiamato Solid Snake, è stato volutamente battezzato così ispirandosi al personaggio di Snake Plissken. Senza però andare a scavare reconditi legami con i videogiochi, in italiano viene a mancare completamente il senso che dovrebbe avere il cobra tatuato sull’addome di Snake Plissken, visibile in alcune scene del film. Ma è una vera perdita?
Durante il combattimento al Madison Square Garden sentiamo la folla composta da dozzine di persone che lo acclamano “Snake! Snake! Snake! Snake!” malamente coperto da due o tre doppiatori italiani che invocano “Jena! Jena! Jena! Jena!”. Purtroppo non tutte le tracce audio sono separabili dalle voci “ambientali”.
Molti si scioccano nel venire a sapere che in inglese il nome è “Snake”, tirando accidenti e infamità ai traduttori (cosa che spesso faccio anche io in questo blog). Io credo che il tentativo (seppur molto azzardato, lo ammetto), di trovare un nome che dia anche un’indicazione sulla personalità del personaggio è stato premiato da un impatto culturale sul pubblico italiano pari solo a quello di DART FENER del 1977 e che non si sarebbe potuto avere mantenendo il nome originale. Devo ricordare che siamo nel 1981 e gli italiani nell’81 ancora non conoscevano l’inglese (prevalentemente) e anche conoscendo la parola “snake” non ne avrebbero assorbito il significato recondito. Oggigiorno, lo so, è difficile ricordare/immaginare com’era l’Italia a livello di conoscenza dell’inglese in quel periodo ma vi assicuro che non si poteva sparare un nome in inglese e aspettarsi che il pubblico ne cogliesse le finezze lessicali.
Questo film dunque è apprezzabile in pieno anche in italiano. Certo vengono meno gli accenti newyorkesi del tassista e alcuni riferimenti geografico/culturali ma sono veramente dettagli da poco. Per me memorabili sono: la voce del personaggio “Romero”, i dialoghi volutamente in stile Sergio Leone, il personaggio di “Brain” chiamato “Mente” e la sua “squinzia”. Quand’è l’ultima volta che avete sentito la parola “squinzia” in un film? (in inglese “la squinzia di Mente” era “Brain’s squeeze”). Ve lo garantisco non lo sentirete mai più, l’italiano si sta impoverendo.
Ho sentito che dovrebbero fare un remake di “Fuga da New York” e non mi sorprenderei se ne approfittassero per chiamare il protagonista “Snake” anche in italiano! Pensiero orrendo per chi con questi film ci è cresciuto ma che in tempi moderni sarebbe una scelta tutto sommato comprensibile affinchè gli italioti non si lamentino più di quel nome da simil-canide.

Ex-docente, blogger bilingue con il pallino per l'analisi degli adattamenti italiani e per la preservazione storica di film. Ora dialoghista per studi di doppiaggio.

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