Dopo Shining (1980), ecco questa settimana i titoli italiani dimenticati di un altro film tratto da un romanzo di Stephen King: Cose preziose (Needful Things, 1993) diretto da Fraser C. Heston.
L’edizione di riferimento è una VHS Cecchi Gori purtroppo senza data. Il film arriva nei cinema italiani il 1° aprile 1994 e vi resta fino all’autunno, mentre il “Torino Sette” del 17 febbraio 1995 lo riporta al secondo posto delle videocassette più noleggiate della settimana: la VHS che ho recuperato è un’edizione in vendita quindi di poco posteriore.
Il primo passaggio televisivo noto di Cose preziose è lunedì 6 maggio 1996 in prima serata su Italia1, che è probabilmente la prima volta che l’ho visto.
Lo splendido romanzo del 1991 di King – di cui ho già parlato – finisce nelle mani capaci di W.D. Richter, il cui nome forse non fa squillare alcun campanello ma che è un autore di quelli da ricordare: basti dire che ha firmato la sceneggiatura di Terrore dallo spazio profondo (Invasion of the Body Snatchers, 1978), Brubaker (1980) ed ha messo la penna anche in quella di Grosso guaio a Chinatown (1986). Non pago, nel 1984 ha tentato anche la carriera registica con il sottovalutato Le avventure di Buckaroo Banzai nella quarta dimensione.
Omaggio scopiazzante da Matheson
King da sempre considera il grande Richard Matheson un maestro, e a pensar bene possiamo dire che forse ha voluto omaggiarlo inserendo nella storia di Cose preziose uno smaccato scopiazzamento di un racconto di Matheson: The Distributor, apparso nel marzo del 1958 su “Playboy” e arrivato in Italia per la prima volta come Il dispensatore, nell’antologia “Shock” (Mondadori 1984) con traduzione di Giuseppe Lippi. Maurizio Nati lo ritraduce come Il nuovo vicino di casa per l’antologia “Incubo a seimila metri” (Fanucci 2003).
In questo racconto Matheson ci presenta un nuovo arrivato nel quartiere che fa subito amicizia con il vicinato, ma subito capiamo che qualcosa non va quando questi comincia uno strano gioco: ruba un oggetto da una casa per metterlo in un’altra, così che i due proprietari litighino. Con furti, maldicenze e pettegolezzi in pratica il nuovo arrivato fa esplodere il quartiere prima di trasferirsi in un altro… ed è esattamente il “metodo” che Leland Gaunt utilizza nella storia!
Titoli di testa
Titoli di coda
L.
P.S.
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7 Commenti
Cassidy
18 Novembre 2016 alle 09:36Quando King dice che senza Matheson non sarebbe mai stato uno scrittore, non esagera, tutta la parte iniziale di “Cose preziose” arriva da lì, ed è anche la parte migliore di quel gran bel libro 😉 Ti ringrazio per le citazioni (multiple!), a ben pensarci anche i titoli di testa ricordano un po’ quello di “Shining” con l’auto e la strada. Cheers!
Lucius Etruscus
18 Novembre 2016 alle 09:40Non è escluso che il regista ci abbia pensato, alle panoramiche di Shining: qualsiasi rimando a quel film paga sempre 😉
cumbrugliume
18 Novembre 2016 alle 23:55Sono molto affezionato al libro, che è uno dei primi King che ho letto, quando facevo ancora le medie. Il film, nonostante Ed Harris e Von Sydow… diciamo meh!
Evit
19 Novembre 2016 alle 13:57ma come quasi tutte le trasposizioni di King! Diciamo che il finale non è quasi mai all’altezza della premessa (ricordi La Tempesta del Secolo?)
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