Navigando sul web mi sono imbattuto per caso in queste due immagini che potrete ritrovare in vari altri blog. Non ho saputo resistere e le ho volute riportare anche qui pur non conoscendone gli autori. Ovviamente massimo rispetto a chi le ha ideate!
Altre simili sono state disponibili per un certo periodo all’indirizzo http://blog.donnamoderna.com/sanremo-news/?p=4441 che al momento però non sembra essere più raggiungibile.
Tanto per la cronaca, la “gentrification” è la trasformazione di un’area urbana da degradata e povera a zona d’élite o comunque appartenente a classi sociali più agiate. È un termine americano inventato negli anni ’60 che in Italia si può ritrovare anche tradotto come “gentrificazione“, un neologismo abbastanza bruttarello che è cominciato ad apparire solo nella metà degli anni ’90. Di questo fenomeno ce ne sono molti esempi anche in Italia: a Firenze, la San Frediano di Vasco Pratolini, uno dei quartieri più poveri della città, negli anni si è trasformata e imborghesita, oggi bisogna mettere da parte un bel po’ di soldi prima di potersi permettere un appartamento da quelle parti. Ma non ho mai sentito dire che San Frediano sia stata gentrificata, aborro la parola forzatamente tradotta, sicuramente ci sono altri modi per dire la stessa cosa senza inventarsi brutti neologismi.
Tornando alla nostra intervista del 2011, onestamente, anche se ne avevo capito il significato dal contesto, il termine “gentrified” mi era totalmente nuovo ed evidentemente nemmeno la Canalis lo aveva mai sentito prima… con la differenza che io non ho la presunzione di fare l’interprete in un programma guardato da milioni di persone (in diretta). Non farò neanche come molti italioti che a posteriori fingono di aver conosciuto questa parola da sempre, quasi fosse parte del banale ABC dell’inglese.
Resta tuttavia un errore imperdonabile (uno tra i tanti) che spero sia servito da lezione a chi di dovere per ricordare che l’interprete non è un lavoro che si può improvvisare.
Qui trovate le due interviste a De Niro
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Mallo2011
18 Marzo 2011 alle 22:05Ciao,
tra tutti i commenti alla gentrification che ci sono sul link che hai citato, quello più intraducibile è questo!
iononsonoio
23 Marzo 2014 alle 23:04Parere personale: mi suonano male sia “gentrified” che la sua forzata italianizzazione “gentrificato”. Preferirei esprimere il concetto con una perifrasi, ma volendo azzardare un termine che potrebbe grosso modo adattarsi direi “nobilitare” e derivati.
Evit
24 Marzo 2014 alle 00:30Di recente ne avevo sentito parlare di nuovo in un paio di occasioni. In uno era stato tradotto come “gentrificazione” (brrrr… al solo sentirlo mi si accappona la pelle), nel secondo caso invece avevano trovato una giusta traduzione che putroppo non mi sono annotato, qualcosa del tipo “imborghesimento”… ma credo fosse quella la parola usata, era di quel genere però. Grande apprezzamento nel sentire che ci sono traduttori che ancora compiono il loro lavoro. Credo di averlo sentito sul canale LaEffe, nel programma “Racconti dalle città di mare”, nella puntata su New York mi pare.