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Leo
9 Maggio 2012 alle 12:55Ottimo punto sulle tinte seppia. Una volta i film avevano colore, adesso sono o tinti di marroncino, o arancio e turchese. Per fare un esempio una volta facendo zapping incappai in un canale che dava “Sette spose per sette fratelli”, bellissima fotografia (Ansco color), giro canale e su Italia1 c’era uno dei film di Spiderman, e ricordo di aver notato il contrasto (sebbene non saprei dire quanta o quale tinta avesse).
I film e i videogame di oggi (soprattutto i videogame) ci hanno abituato a un mondo verdino, grigino, marroncino. Blah!
Evit
9 Maggio 2012 alle 13:04Si c’è un po’ questa associazione “filtro”=”realismo” che trovo del tutto antitetica. Più frequente soprattutto nella fantascienza. Va bene l’uso dei filtri ma che non si estenda all’intera pellicola porca miseria!
fibrizio
10 Maggio 2012 alle 10:25Secondo me lo fanno per mascherare le discrepanze nei colori tra la grafica a computer e il resto. Un bel filtro generalizzato e non si nota più nulla. Altre volte saranno fissazioni del regista di turno, per cui tipo Erin Brockovich, un film senza CG, è pervaso da una fantastica patina arancione.
Comunque questo è uno di quei film da dimenticare, altroché omaggio ad alcunché. Soprattutto la faccia rabbiosa dell’incarnazione femminile di Skynet.
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21 Ottobre 2014 alle 12:49