Vi avevo promesso dei contenuti tappabuchi per il periodo estivo ed ecco il prossimo, un nuovo episodio della serie “i videocommentatori” che pubblichiamo su YouTube. In questo episodio, io e il mio compagno di visioni brutte, Petar, ci siamo visti Trancers (titolo originale Ninja III – The Domination), uno dei film più pazzi prodotti della Cannon di Golan-Globus.
Due parole sul titolo e sul doppiaggio di Trancers
Come molti dei film della Cannon, anche questo Trancers ha un doppiaggio curato dal fu Claudio Razzi, già noto per scelte di adattamento piuttosto disastrose (THX-1138 e Space Vampires sono tra le sue vittime più note da queste parti) e sempre arricchite dal suo dipendente preferito, Claudio Capone, che ovviamente trova posto anche nel doppiaggio di questo film.
Dal punto di vista dell’adattamento, per fortuna, non troviamo drammi degni di questo blog, perché con film non fantascientifici Razzi se la cavava abbastanza decentemente, l’unico elemento inconsueto che è forse quel “campo da golf comunale” (che in America non trova proprio corrispettivi) e poi, ovviamente, l’invenzione del titolo Trancers!
Non so quanto questa sia attribuibile a Razzi stesso ma l’alterazione dei titoli dà poco fastidio quando almeno si degnano di giustificarla all’interno del film, come per fortuna è avvenuto in questo caso. Difatti la narrazione apre proprio con la necessaria spiegazione del titolo italiano, dove “trancers” è il nome usato per descrivere una speciale setta di guerrieri ninja immortali che possono essere uccisi solo da altri trancers (e implicitamente si capisce che hanno anche la capacità di trasferirsi in altre persone qualora questi siano fisicamente uccisi da chiunque non sia un ninja come loro).
“Trancer” era un termine abbastanza di moda all’epoca e deriva ovviamente dalla “trance“, lo stato psicofisiologico, che in quegli anni andava di moda associare anche allo spiritismo. In breve, trancer, stava ad indicare un individuo capace di trasferire sé stesso nel corpo di qualcun altro. La trama verte proprio intorno a questo e trovo che il titolo italiano sia anche più adatto di quello originale. Difatti, il titolo americano non ha mai avuto molto senso per il pubblico statunitense in quanto non esiste nessun film chiamato semplicemente Ninja né tanto meno è mai esistito un Ninja II, bensì si tratta di un successore spirituale di altri due film a tema ninja della Cannon di Golan-Globus:
L’Invincibile Ninja (Enter the Ninja, 1981) con Franco Nero, diretto da Menahem Golan stesso, e Ninja la furia umana (Revenge of the Ninja, 1983), dello stesso regista di Trancers.
Lo stesso sottotitolo, the domination, non è chiaro a cosa voglia far riferimento… la dominazione di cosa? Una domanda che si sono posti ironicamente anche i ragazzi di Redlettermedia nell’episodio della serie “Best of the Worst” in cui compariva questo film (se capite l’inglese e vi piacciono i “film brutti”, vi consiglio caldamente di seguire l’intera serie).
Indubbiamente avrebbe avuto più senso un Ninja III – The Possession, vista l’evidente ispirazione (per non dire “plagio”) dei film a base di possessioni demoniache (in particolare L’esorcista) ma, come tutti i film Cannon, anche questo non prende ispirazione da un solo film, piuttosto fa un mix inedito di vari successi di quel periodo, di generi più disparati (in questo caso Flashdance, L’esorcista e Poltergeist sembrano gli ingredienti principali).
Se volete saperne di più della Cannon Films e del loro pazzo modo di produrre film, vi consiglio caldamente il documentario intitolato Electric Boogaloo: The Wild, Untold Story of Cannon Films, che potrete sicuramente trovare sottotitolato in qualche sito pirata di vostra preferenza. Solitamente sarei l’ultima persona al mondo a consigliare di rivolgervi alla pirateria ma purtroppo se non sapete l’inglese e necessitate di sottotitoli in italiano, al momento non c’è altro modo di vedere quello che secondo me è uno dei documentari sul cinema più interessanti mai realizzati, insieme a Jodorowsky’s Dune. Quando uscirà anche in italiano vi assicuro che vi consiglierò un acquisto legale, per ora non ci sono altre vie.
Non posso non consigliarvi anche la lettura delle spassose recensioni di questi film sul blog Malastrana VHS di Andrea Lanza:
Oggi sono in vena di consigli quindi aggiungo anche una lettura consigliata, un saggio essenziale (dal costo irrisorio di 0,99 euro) del blogger italiano Lucius Etruscus dedicato ai Ninja, tra cinema e realtà: NINJA – Un mito cine-letterario.
Buona visione e buona lettura a tutti.
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6 Commenti
Lucius Etruscus
24 Agosto 2016 alle 10:59Grazie della citazione e complimenti per il videocommento: avete giustamente identificato le tante ingenuità del film ma anche i suoi punti di forza, o comunque quegli elementi che ce lo fanno ricordare ancora dopo più di trent’anni. E’ tra i primi film ninja che ho visto, da piccolissimo, e ne serbo ancora un carissimo ricordo: dopo tanti anni il mio avatar nei social forum è sempre lo stesso, Sho Kosugi in costume ninja ^_^
Evit
24 Agosto 2016 alle 11:06Da un esperto come te il compimento vale doppio. Grazie
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25 Agosto 2016 alle 16:01Pingback:
1 Giugno 2017 alle 07:32Pingback:
25 Dicembre 2019 alle 06:31Pingback:
30 Dicembre 2019 alle 13:38