• ITALIOTI AL CINEMA… Aprile 2011


    Miei cari fan italioti, rieccoci all’appuntamento sui film di prossima uscita o che sono già nelle sale cinematografiche. Dopo aver parlato di Dylan Dog eccovi una piccola lista di alcuni film “del momento” (certamente ce ne saranno altri ma da qualche parte dovrò pur cominciare):

    No Strings Attached –> Amici, amanti e…

    Argh! Ancora i tre puntini di sospensione, maledetti! Quanto sono odiosi.
    Credo che un titolo più plausibile sarebbe potuto essere “Amore senza impegni” o qualcosa di simile (“no strings attached” nel caso specifico vuol dire senza impegni o legami. Facile immaginare la trama). Inoltre la copertina mostra una scena post-sesso con il titolo “senza impegni” (no strings attached), il che è volutamente ironico.
    Ad ogni modo, chiamatelo come volete, tutto purché non abbia i tre puntini di sospensione per favore!
    La commedia romantica è di Ivan Reitman quindi non dovrebbe essere proprio una diarrea neonatale e Natalie Portman si è già di mostrata attrice di un certo talento. Consiglio di leggervi la recensione sul blog Solo Parole Sparse in cui alla fine Gabriele fa anche notare una traduzione italiotica (e un po’ alla American Pie) che si sente nel film: quella del trombamico (sicuramente “sex buddy” o “fuck buddy” in inglese).

    Greenberg –> Lo Stravagante Mondo di Greenberg

    Dopo Il favoloso mondo di Amelie adesso anche Lo stravagante mondo di Greenberg (titolo originale: Greenberg). Ok, la conosco la filosofia degli italiani: il titolo deve indicare il genere. Senza neanche vederlo vi potrò già dire dunque che sarà un flop. Ben Stiller non ha mai fatto ridere e mai lo farà! Quindi vada per lo “stravagante mondo…” in quanto mi ha aiutato subito a dubitare di un film da poco. Grazie titolatori.
    A proposito di comici che non fanno ridere, c’è anche quel film di Adam Sandler (molto peggio di Ben Stiller) intitolato in italiano “Mia moglie per finta“, titolo originale “Just Go With It“. Tuttavia se pensate che questo sia un titolo italiota campato in aria stavolta devo smentire. Il titolo originale sarebbe dovuto essere Pretend Wife, quindi capite da soli da dove si sono tirati fuori “Mia moglie per finta“… ma perchè disquisire di questi non-film? Continuiamo…

    Battle: Los Angeles –> World Invasion

    Questo ricade nella categoria dei film in cui il titolo viene cambiato usandone un altro sempre in inglese. Se dovete darci un film con titolo in inglese lasciate quello originale che non mi sembrava troppo astruso! (ne avete lasciati di ben più complicati!). In realtà poi si scopre che i distributori americani stessi hanno in realtà lo lanciato in Europa con il titolo Wolrd Invasion: Battle Los Angeles. Così i distributori italiani hanno scelto di prendere dal titolo internazionale la parte che reputavano migliore. Del tutto arbitrariamente, è ovvio.
    È il genere di titolo che punta solo al pubblico adolescenziale con titoli da videogioco.

    Fast Five (Fast & Furious 5)

    A breve uscirà l’ennesimo “Fast & Furious” destinato ai patiti dei motori, delle macchine, della velocità e delle donne a cui piacciono i motori… insomma un film instrospettivo, ricco di contenuti filosofici e culturali. Scherzi a parte, quello che mi lascia un po’ stupito è il titolo originale “Fast Five” (lasciato così anche in italiano, almeno nel trailer). I precedenti titoli in italiano erano:

    • The Fast and the Furious (2001)
    • 2 Fast 2 Furious (2003)
    • The Fast and the Furious: Tokyo Drift (2006)
    • Fast & Furious – Solo parti originali (2009)

    e ora al quinto mi dite “Fast Five“? Ah, non vi illudete, confrontato con i precedenti in inglese è anche peggio, difatti il 4° si chiama semplicemente Fast & Furious (il 2009 era l’anno in cui andava di moda intitolare nuovi episodi di una serie omettendo il numero come è capitato a “The Final Destination” che sarebbe il numero quattro… che sia davvero l’ultimo? Speriamo ma dubitiamo!
    Insomma uno deve essere proprio un appassionato per conoscere la cronologia di questa serie altrimenti non la potrebbe mai indovinare leggendone soltanto i titoli.

    Red Riding Hood –> Cappuccetto rosso sangue

    Brr, che brividi! Qui l’aggiunta del “sangue” credo fosse necessaria per evitare che in sala ci andassero i bambini, cosa accaduta per davvero con Pirana 3D, causa di non poco imbarazzo tra i genitori meno avveduti che, credendo si trattasse di un film horror per adolescenti del tipo “più-risate-che-paura”, ci portarono i loro ragazzini scoprendo un film inaspettatamente al limite del pornografico e invece che più-risate-che-paura era piuttosto no-risate-no-paura. Scusate la digressione, ce l’ho a morte con Piranha 3D.
    Cappuccetto Rosso Sangue sarà un altro flop garantito, state a vedere se non ho ragione.

  • Ispettore Callaghan: il titolo sciocco è tuo

    Vignetta dell'ispettore callaghan che dice coraggio fatti ammazzare, in originale go a head make my day
    Dirty Harry (1971) ⇒ Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo
    Magnum Force (1973) ⇒ Una 44 magnum per l’ispettore Callaghan
    The Enforcerer (1976) ⇒ Cielo di piombo, ispettore Callaghan
    Sudden Impact (1983) ⇒ Coraggio… fatti ammazzare
    The Dead Pool (1988) ⇒ Scommessa con la morte

    Vediamo un po’ i vari aspetti di questa serie che mi hanno lasciato lievemente basito anche se non c’è niente di scioccante come in altri film di cui ho parlato in passato… insomma non siamo ai livelli di Flash Gordon o di L’uomo che fuggì dal futuro, tutt’altro. Inoltre ci tengo a precisare che la prima volta che vidi questi film fu in lingua originale quindi mi manca quell’affezione (per altro comprensibilissima) che magari molti italiani potrebbero avere verso la versione doppiata.

    IL COGNOME

    In inglese il cognome del personaggio sarebbe Callahan (non Callaghan come in italiano). Questa italianizzazione in cui si aggiunge una G è stata applicata presumibilmente per aiutare gli spettatori italiani degli anni ’70 a capire meglio il nome pronunciato. Eh sì, all’epoca succedevano anche di queste cose (stesso motivo per cui in Guerre stellari Han Solo si chiama Ian Solo e la principessa Leia si chiama Leila). Questa era solo una nota storica, non polemica.

    IL SOPRANNOME

    “Dirty Harry” è il soprannome del personaggio (che dà anche il titolo al primo film) ed è tradotto come “Harry la carogna“. Indubbiamente questo sarebbe stato un titolo curioso ma “Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo” è ancor più curioso. Potremmo definirlo come un titolo “di genere”, come di genere erano i titoli americani dei suoi seguiti, così generici, così immediatamente riconoscibili.

    MAKE MY DAY: L’ADATTAMENTO ITALIANO

    Con il doppiaggio italiano di questi film vengono alterate molte frasi, sostituite da alternative dal pari significato ma, a parere mio, di minor effetto sullo spettatore:

    1) “do you feel lucky… well do you, punk?” (letteralmente: ti senti fortunato… allora, teppista?) tradotto come “ti conviene rischiare?… Deciditi, bestia!” (video qui).

    Nello stesso film la frase è ripetuta in un’altra scena ma viene qui tradotta come “di’, ne vale la pena?“. Potevano almeno lasciarla identica alla prima per far capire che si tratta di una frase “di rito” dell’ispettore Callahan.
    Come si può notare dalle scelte di doppiaggio, il significato è identico ma nel film in italiano non risalta come dovrebbe, inoltre, come ho già detto, non è chiaro in italiano che la frase di Callaghan sia una frase di rito da dire ai criminali mentre gli si punta una .44 Magnum in faccia per convincerli ad arrendersi. Il motivo del cambiamento è probabilmente il labiale, che ovviamente è perfetto.

    2) Nel quarto film la celebre frase “go ahead, make my day” (letteralmente: “coraggio, fammi felice” o ad essere più inventivi “coraggio, rallegrami la giornata“) diventa “coraggio, fatti ammazzare” e dà anche il nome al film, cosa che trovo abbastanza assurda, sarebbe come dare a “La vita è bella” di Benigni il titolo di “Buongiorno, principessa!” solo perché era la frase più memorabile del film. Oppure “Mi piace l’odore del napalm al mattino” al posto di “Apocalypse Now“.

    Il “make my day” è un idioma anglosassone di uso molto comune ma che non ha una diretta corrispondenza in italiano, non alla lettera almeno. Di solito “you made my day” viene tradotto come “mi hai fatto felice”.
    Sono sicuro che ci sono molti altri dialoghi alterati ma reputo questi due esempi come i più significativi, semplicemente perché nella loro forma originale sono rimasti impressi nella cultura popolare statunitense e anglosassone in generale. Un po’ come De Niro in Taxi Driver quando puntando la pistola allo specchio dice “Ma dici a me? Non ci sono che io qui.” (in questo caso sia in inglese che in italiano la frase è rimasta storica).

    Notare che le mie traduzioni tra parentesi sono molto generiche, tanto per dare un’idea del significato originale anche per chi non mastica l’inglese, come del resto faccio sempre in questo blog. Potevano le frasi originali essere rese in maniera più memorabile? Forse. C’è sempre il limite del labiale. Dico solo che la versione italiana non ha lo stesso impatto di quella in inglese.

    I TITOLI ITALIANI

    Se vogliamo poi accennare alla scelta dei titoli, quelli italiani sembrano adatti più ad un poliziesco nostrano anni ’70 e purtroppo non brillano per sinteticità, inoltre odio quando inventano titoli usando una formula “dialoghistica” come ad esempio “Ispettore Callaghan il caso è tuo!”. Ma del resto anche quelli originali non li ho mai trovati molto esaltanti, a loro modo hanno un gusto un po’ schwarzeneggeriano ante litteram, cioè da generici film d’azione. A mio parere in lingua originale avrebbero dovuto intitolarli tutti premettendo il “Dirty Harry” al titolo (esempio “Dirty Harry: Magnum Force” o “Dirty Harry II: Magnum Force“). Ad oggi, sia in inglese che in italiano, non ricordo mai quale sia l’ordine giusto in cui vederli, né quale sia la trama dei seguiti finché non comincio a vederli e mi torna in mente.

  • TITOLI ITALIOTI… speciale Dylan Dog – Il film (2010)

    Dylan Dog: Dead of NightDylan Dog – Il film

    Qui siamo in presenza di un titolo italiota inverso. Di solito sono gli italiani a dare dei sottotitoli ai film per farne capire il genere; nel caso di Dylan Dog avviene il contrario e si ricorre ad un necessario sottotitolo che ne indichi il genere horror data la scarsa popolarità in America (dove il fumetto è stato pubblicato in pochi volumi solo nel 1999). Insomma il classico prodotto mondialmente famoso in Italia (parafrasando Mel Brooks), dato che solo in pochi altri paesi se lo filano (per carità niente contro il fumetto! Anzi).

    Ho paura però che questo ennesimo sfruttamento cinematografico sarà poco apprezzato dai fan italiani del fumetto dato l’assenza del caratteristico Groucho (sostituito da uno zombi per via di problemi di copyright che non sembrano sfiorare gli italiani, ma che sono molto più problematici in America) e l’ambientazione a New Orleans invece di Londra. Due caratteristiche che già di per se preannunciano un clamoroso flop e se avete mai letto Dylan Dog concorderete con me.

    Ai fan del fumetto che speravano dunque nel nuovo Dylan Dog per poter cancellare definitivamente dalla mente quella sottospecie di film chiamato “Dellamorte Dellamore (1994) con Rupert Everett e Anna Falchi, preparatevi a rimanere delusi! Dubito che questo nuovo film vi soddisferà più di quanto già non fece Dellamore Dellamorte (come a dire che non vi soddisferà affatto!). Giuda ballerino!

    A proposito di Dellamore Dellamorte (scusate se mi accanisco), mi fa ridere che Martin Scorsese lo abbia definito one of the best Italian films of the 1990s, mi domando quali e quanti altri film italiani abbia visto negli anni ’90!?

    Non ci rimane che scommettere su quale sarà il peggiore tra i due! Se non altro non c’è Anna Falchi nel nuovo film, però Rupert Everett era molto più simile a Dylan del nuovo protagonista che sembra più un eroe un po’ emo un po’ Doctor Who.