A volte mi domando se certe aziende di software non risparmierebbero di più a far tradurre i loro prodotti da gente scelta a caso per la strada. Anche persone pescate ad occhi chiusi probabilmente non farebbero errori come questi:
Home tradotto come Abitazione (?)
Ma chi lo ha tradotto? Solo un CANE poteva fare una cosa simile. Tenete presente che questo è un programma “ufficiale”, lo trovate nell’Ovi Store della Nokia.
Se fermate una persona qualsiasi per strada e le chiedete come si traduce “Home” per un sito web sono sicuro che moltissimi sapranno che non si traduce, si lascia “home” oppure “homepage”.
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johnleo88
22 Novembre 2011 alle 21:38“facciapalmo” !
Evit
22 Novembre 2011 alle 21:40Ahahah
Fibrottolo
23 Novembre 2011 alle 08:54L’hanno dovuto perfino abbreviare perché non gli entrava!
Comunque pare che facebook si “faccia tradurre” dai propri utenti volenterosi, così non deve spendere in traduttori seri.
Evit
23 Novembre 2011 alle 10:30Ah si? Diciamo allora che c’era più buona volontà che competenza.
Andrea Sperelli
23 Novembre 2011 alle 13:38Ma infatti mi pare proprio che Facebook sfrutti il cosiddetto “crowdsourcing” facendosi tradurre dagli utenti… probabilmente sul sito sono più rigorosi nei controlli, nel caso invece di un’applicazione su un sistema operativo marginale (in termini di marketplace le Apps) in una lingua non molto importante probabilmente hanno controllato meno.
Evit
23 Novembre 2011 alle 15:22Ciao Andrea, ben ritrovato (sto dando nuovamente il benvenuto a tutti quei lettori che hanno fatto il trasbordo dal “vecchio” blog su splinder).
Non conoscevo questo termine “crowdsourcing”. A orecchio immagino sia lo stesso principio di Wikipedia. Più che facendosi tradurre dagli utenti però direi che si sono fatti tradurre dagli utonti, come dice il mio amico Fibrottolo.