Prometheus – il dopo sbornia


Innanzitutto una domanda: avete già letto la mia recensione del film che pubblicai a giugno? No? Ciò che dissi in quella sede è ancora valido, c’è solo da aggiungere qualcosina in più, alcune considerazioni che emergono dopo una seconda e terza visione e che riguardano la trama. Se non avete ancora letto quella recensione correte a farlo adesso perché qualcuno l’ha addirittura definita…

😉
Invece il domandone dell’anno che in molti mi pongono è: allora, com’era Prometheus?
Di solito non rispondo, rido beffardo e cambio argomento. Vedrete che anche in questa sede non risponderò personalmente. E’ come se qualcuno mi chiedesse “perché non credi in Dio?”… io penso “da dove incominciare?”.
Dire che è un brutto film sarebbe una menzogna. Dire che è un film bellissimo sarebbe anche questa una menzogna. La verità sta nel mezzo, è bello e brutto allo stesso tempo (in merito a questo tema non perdetevi questa perla: PROMETHEUS Vs IL CONTE DI MONTECRISTO sul blog Nerds’ Revenge). Il brutto non è così brutto da sciupare completamente il bello e il bello non è così bello da nascondere efficacemente il brutto. Si apprezzano determinate cose, si soffre per altre.
Il problema è la trama ovviamente (vi avevo detto nella mia famosa recensione che la trama sarebbe tornata a tormentarmi… e infatti). Parlerei per ore lamentandomi della trama quindi con un’astuta mossa padronale evito di perdere tempo e vi lascio con l’email che il mio amico Fibrizio mi inviò dopo aver visto il film e nella quale espresse molto bene (o almeno in maniera più sintetica di quanto farei io) lo stato delle cose:

Alla fine ieri sera sono andato a vedere Prometheus alla modica cifra di 6,20€ e non era nemmeno in 3D (ed era mercoledì! alla faccia dello sconto).
Alcune cose mi sono piaciute molto e visivamente era molto bello. Vedendolo certe critiche alla fine le ho trovate un po’ forzate, tipo il finto-vecchio-Weyland che non era piaciuto ai più, mentre non ci stava così male, anzi! Chissà che cure ossessive si era fatto per arrivare ad avere quell’aspetto orrendo (tant’è che sembrava tanto un Berlusconi del futuro, pieno di soldi e senza voglia di andarsene). Alla fine persino il geologo-abbestia poteva passare, si vede che nel futuro la geologia è roba per figli-di-papà strafatti che sono interessati solo ai soldi (o all’oro magari).
Purtroppo però la trama faceva acqua da tutte le parti e il fatto che ci fosse un tema a cui indottrinarci la rendeva insopportabile (e varrebbe per qualsiasi tema, anche se non fosse stato religioso), acuendo così il senso critico.
In tutto e per tutto mi ricordava Contact: tutte le domande che ti sorgono sono sarcastiche e poche sono di autentica curiosità, e poi c’era questo mal riuscito tema della fede, reiterato fino al ridicolo.
Un vero peccato, perché altre idee erano stupende (ma è anche vero che discendono direttamente da Alien, per cui nulla di nuovo all’orizzonte): tipo le astronavi aliene, le loro tute e la tecnologia aliena (il flauto per manovrare la nave era fascinoso a dir poco), e perfino il Voldemort-culturista dell’inizio era bellino (si erano sacrificati per diffondere la vita, e poi in stile Ra [cit. Stargate] hanno deciso di distruggerla? Insomma qui il tema sarebbe ricchissimo di domande, peccato che nel film nessuno se ne preoccupi).
Infine la conclusione m’era parsa un po’ tirata via, tanto che lascia proprio l’amaro in bocca.
Per fortuna è costato “solo” 6,20€…

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Rimane comunque un film che si lascia guardare (me lo sono pur visto tre volte e lo rivedrò certamente in futuro), esteticamente affascinante e indubbiamente un nuovo punto di riferimento per il cinema di fantascienza sotto molti punti di vista. Insomma non è Battleship! Tantissime idee erano buone, molte altre seppur interessanti sono state sprecate purtroppo. Se solo avesse avuto dei migliori sceneggiatori sarebbe stato una nuova pietra miliare di Ridley Scott, invece rimane soltanto l’impressione di un’occasione mancata per un film che poteva essere un vero capolavoro.
Un’ultima considerazione scritta qualche settimana addietro e che non c’entra niente… mentre qui Prometheus è al cinema, nel Regno Unito esce il Blu-ray con una cofanata di scene aggiuntive (inclusi una versione alternativa dell’inizio ed un finale esteso)… bello no? E pensare che io ancora non l’ho visto in italiano.


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Ex-docente, blogger bilingue con il pallino per l'analisi degli adattamenti italiani e per la preservazione storica di film. Ora dialoghista per studi di doppiaggio.

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