Ultimi giorni dell’anno, pieni di neve, bambini che fanno esperienze indimenticabili e convivenze forzate delle famiglie: tutti elementi presenti nel film Era mio padre (Road to Perdition, 2002) di Sam Mendes.
La pellicola è sceneggiata da David Self partendo dal lavoro dei uno dei meno noti ma più prolifici e versatili autori pulp moderni: Max Allan Collins.
Credo ben pochi italiani sappiano chi sia Collins, sebbene sia ampiamente edito nel nostro Paese da decenni, eppure dovrebbe lasciare stupefatti la sua incredibile versatilità. Ad uno sguardo non attento sembra un autore di novelization (in Italia è arrivata anche la sua serie di romanzi tratti dalla serie TV C.S.I.), e questo lo squalifica: quando molto tempo fa gli italiani leggevano (sembra strano, ma è successo), c’era del razzismo contro gli autori del genere “romanzo tratti dal film”, che magari ha penalizzato Collins. Questi però è stato vicino al mitico Mickey Spillane nei suoi ultimi giorni, salvandone gli ultimi lavori incompiuti, sistemandoli e pubblicandoli con il doppio nome. (In Italia sono arrivati nella collana “Il Giallo Mondadori”).
Fra i vari talenti di Collins c’è quello di scrivere da lungo tempo per il mondo a fumetti: proprio in questo periodo la Titan Comics ha dedicato una serie a fumetti a Quarry, lo storico personaggio di cui Collins scrive le avventure sin dagli anni Settanta e che in questi giorni è diventato protagonista una serie televisiva negli Stati Uniti.
Risale al 1998 l’inizio della saga a fumetti La strada della perdizione (Road to Perdition), disegnato da Richard Piers Rayner ed edito in in Italia da MagicPress e Panini Comics, serie di storie che ha conosciuto nuova vita dopo che la 20th Century Fox ha trasformato in film il primo episodio.
Il curioso arriva quando esce la novelization del film (Sperling & Kupfer 2002), firmata da Max Allan Collins stesso, romanzo che dichiaratamente viene fatto risalire alla sceneggiatura di David Self… che però era tratta da un soggetto di Collins. Possibile che l’autore abbia usato il rimaneggiamento di un altro del proprio soggetto? Non era più facile se Collins trasformava in romanzo la sua sceneggiatura per il fumetto? Forse no, perché le molte licenze che il film si prende in quel modo sarebbero andate perdute, e probabilmente la Fox pagava solamente se il romanzo corrispondeva alla sceneggiatura di Self: quanto sarà stato frustrante per il povero Collins?
Uscito in VHS nel 2003, grazie a Fox Video il film lo trovate in DVD (2010), Blu-Ray (2011) e Steelbook (2017).
Titoli di testa
Presento le schermate degli Italian credits catturate dalla messa in onda del film su La7 il 6 agosto 2017.
Fate attenzione alla resa italiana di graphic novel con “romanzo grafico”.
Titoli di coda
Come al solito, La7 ha tagliato via i titoli di coda…
L.
P.S.
Se simili resoconti vi interessano continuate a seguirci ogni due venerdì qui su Doppiaggi Italioti e vi invito a venire a trovarmi anche sul mio blog Il Zinefilo: viaggi nel cinema di serie Z.
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59 Commenti
Evit
22 Dicembre 2017 alle 08:05So che anche in italiano si usa “graphic novel” ma è errato dire “romanzo grafico”? Non me ne intendo.
Lucius Etruscus
22 Dicembre 2017 alle 08:27È una di quelle questioni spinose da cui non se ne esce perché ognuno fa legislatura a sé: comunque in questo caso è “fumetto”.
A voler essere irrispettoso, quale io sono, si potrebbe dire che “graphic novel” è il nome scelto da quelli che si vergognano di leggere fumetti 😀
Davide Serra
22 Dicembre 2017 alle 09:51ahahah
Cristian Maritano
22 Dicembre 2017 alle 17:29Bel film questo di Mendes….Jude Law psicopatico al punto giusto!
maxilos
29 Dicembre 2017 alle 17:31Ciao, ma perché nella celebre scritta di Star Wars ci sono ben 4 puntini invece di tre??
Ciao e buon anno! Massimo
>
Evit
29 Dicembre 2017 alle 18:05Sarà inteso come tre puntini di sospensione e poi un punto oppure hanno semplicemente sbagliato. Non sarebbe il primo errore presente nei titoli del film. Ciao 😉
Francesco
1 Gennaio 2018 alle 18:01Segnalo che stasera rete4 trasmetterà Via col vento, e salvo imprevisti, dovrebbe essere con titoli e cartelli in italiano.
Lucius Etruscus
1 Gennaio 2018 alle 18:03Ho già programmato la pen-drive ^_^
Grazie della dritta, non esitare a segnalarci altre chicche 😉
Lucius Etruscus
1 Gennaio 2018 alle 20:34Sto registrando in questo momento gli splendidi titoli italiani del film! A me sembrano chiaramente titoli d’annata “tirati a lucido”, e non riscritti come invece sembra fare La7…
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 12:08Splendida titolazione italiana con tanto di lettere scritte a mano ricreate in Italia in sovrapposizione e di cartelli cittadini riscritti nella nostra lingua: un gioiellino! ^_^ Peccato per il The End finale, non in italiano…
Ora sarà dura passarmi in rassegna il film in video editor per non lasciami sfuggire scene “manomesse”: appena avrò fatto scatterà un nuovo post 😉
Francesco
3 Gennaio 2018 alle 07:42Riguardando la registrazione, mi sono accorto che ci sono delle notevoli differenze rispetto alle trasmissioni precedenti: sembra che abbiano dato un’aggiustatina ai colori delle sequenze con cartelli in italiano (mi erano rimasti particolarmente impressi i titoli di testa perché molto ingialliti) e che abbiano reintegrato il cartello delle “dodici quercie” (che credevo avessero volutamente omesso per la i di troppo) e quello della meridiana. Ora non saprei dire se sono modifiche piuttosto recenti dato che l’ho visto per l’ultima volta quasi due anni fa, ma sembra proprio che in mediaset abbiano voluto farci un regalino!
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 08:06Infatti mi sa che mi conservo questa primizia, anche se non mi interessa proprio il film in sé. Conto poi nel pezzo di confrontare i cartelli originali con quelli italiani 😉
Matt
3 Gennaio 2018 alle 10:56Io mi chiedo perchè abbiano tolto il cartello fine, quando dopotutto hanno inserito tutti gli altri…
Comunque confermo che è la prima volta che vedo i cartelli in questo stato, solitamente erano piuttosto sbiaditi. Davvero un gran lavoro da parte di Mediaset devo ammetterlo
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 10:59Catturandoli, in questi giorni, sto apprezzando davvero l’ingente lavoro fatto all’epoca e ringrazio Rete4 per questo regalo di inizio anno ^_^
Matt
3 Gennaio 2018 alle 11:07Idem. Credo che Via col vento più di tutti faccia capire la vera importanza dei cartelli tradotti, perché altrimenti con tutte quei muri di testo, se non mastichi l’inglese non ci capisci niente!
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 12:00Da parecchio la comprensione dello spettatore non mi sembra al centro dei pensieri dei distributori 😛
Quand’ero ragazzino, negli anni ’80, non ricordo scritte all’interno del film che ti facessero capire, come anche i sottotitoli alle canzoni: quanto odiavo il momento dei film di Jerry Lewis in cui Dean Moscio attaccava la sua canzone mollicona 😛
Chissà in che anni i distributori italiani hanno smesso di inserire scene costruite a tavolino con lettere e manifesti scritti in italiano…
Matt
3 Gennaio 2018 alle 13:07Credo con l’inizio del digitale e con la nascita del DVD. Negli anni novanta e ottanta, ricordo che c’era più attenzione almeno per i titoli d’inizio e coda, invece adesso il massimo che fanno sono quelli di testa o addirittura mettono -i sottotitoli- sotto il master inglese. Paradossalmente l’unica che ancora inserisce i “cartelli” è la Disney
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 13:44Moltissime VHS avevano l’edizione inglese del film, con giusto un titolo italiano scritto malissimo in sovrimpressione, e spesso era quella la versione mandata in onda in TV. Non parlo dei filmoni, che curavano, parlo dei normali filmetti televisivi che erano quantitativamente maggiori. In fondo noi “giovani” stavamo crescendo a contatto con l’informatica che ignorava totalmente l’italiano, quindi per noi era normale vedere un prodotto con scritte inglese. Temo di non aver mai prestato attenzione se l’emittente mandava in onda la pellicola italiana o la versione home video originale, finché Evit non mi ha aperto gli occhi 😛
Matt
3 Gennaio 2018 alle 14:41Beh, i film minori , o comunque anche quelli inglesi non venivano curati come le grandi produzioni, questo sì. A dire il vero nemmeno io facevo attenzione allora a quale versione venisse trasmessa, ma credo che andando a memoria di fine ’90 inizio 2000 fossero principalmente presi dall’ home video, prima credo si andasse obbligatoriamente a pescare le pellicole, perchè è stato nella seconda metà degli anni ’80 che si cominciava a diffondere il sistema VHS
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 14:52Non ho idea di che sistemi utilizzassero le emittenti televisive, e penso che la RAI per forza dagli anni Sessanta usasse la pellicola. Però poi le reti del Berlusca sono uscite che già c’era quella forma di primitivo home video rappresentato dal Super8. (Per la mia ricerca sui nomi sballati di Guerre Stellari ho trovato una pubblicità italiana del 1981 che informava dell’uscita del film in Super8!)
Quando nella prima metà degli ’80 il Berlusca ha cominciato a trasmettere film, ha utilizzato solo le pellicole o magari poteva usare il Super8? E quando nel 1985 le VHS erano ormai realtà conclamata – infatti “Topolino” quasi ogni settimana in quella data pubblicizzava le VHS dei propri film – Canale5 o Rete4 poteva mandarle in onda? Oppure tutte le emittenti usavano solo pellicola fino all’avvento del digitale?
Chissà se Mastro Evit può rispondere 😛
Evit
3 Gennaio 2018 alle 15:19Pellicola per trasmissioni televisive? Siete matti? Le emittenti televisive, da decenni prima di Guerre Stellari, hanno sempre usato riversamenti (da pellicola) su nastri magnetici che poi mandavano in onda con gli antenati dei nostri videoregistratori casalinghi, immaginatele come delle grandi VHS (i primi nastri erano di 5 cm di larghezza!). Tra ’58 e ’59 anche in Italia cominciavano a registrare sceneggiati RAI direttamente su nastro magnetico perché molto più economico (e riciclabile se necessario) quindi non pensate che il formato magnetico sia roba degli anni ’80 solo perché ci è arrivato in casa in quegli anni, in TV viene usato da sempre.
Di solito i distributori fornivano alle emittenti televisive i riversamenti delle loro pellicole su nastro magnetico (con sistema telecinema), RAI e altre emittenti hanno archivi interi pieni di cassette U-Matic con questa roba anche se ora sono passati all’immagazzinamento digitale su hard disk. Quindi la trasmissione di una versione cinematografica italiana dipendeva sempre dal distributore e dal riversamento che forniva. (inoltre i diritti di trasmissione scadono regolarmente, per questo vengono “aggiornati” con nuove versioni, sempre fornite dal distributore. Anche se in archivio hanno i vecchi telecinema non hanno il permesso di trasmetterli se sono stati sostituiti da una nuova versione)
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 15:46Ma pensa te, quindi davvero la RAI ha archivi pieni di tesori che magari non può trasmettere… Qui tocca organizzare una retata! 😀
Scherzi a parte, grazie delle info ^_^
Evit
3 Gennaio 2018 alle 15:48Sì, anche la Mediaset ne ha di eccezionali e non trasmissibili 🙁
Vedrai che apporterà il suo contributo anche Leo che è il vero esperto in materia visto che conosce il settore di prima mano.
Matt
3 Gennaio 2018 alle 15:13Io credo che Berlusca abbia utilizzato in alcuni casi il super 8, perchè c’erano delle trasmissioni sospette (parlo di Fantasia), con scene che erano state censurate negli anni ’70, ma che vennero trasmesse negli anni ’80. Di li in poi credo che abbiano usato molte VHS, così come fece la Rai per i film Disney, dato che nel 2003 registrai da Rai 2 ” La Spada nella Roccia” perchè mi mancava in collezione ed era chiaramente presa dalla Vhs
Matt
3 Gennaio 2018 alle 15:54Comunque quando intendevo pellicole non intendevo effettive pellicole ma copie su nastri. Non sapevo però che venissero utilizzati dagli anni ’50 però! Grazie della spiegazione, non si finisce mai di imparare!
Andrea87
3 Gennaio 2018 alle 18:41purtroppo non si può copincollare, ma qui ci sono testimonianze su quali formati arrivavano in italia gli episodi degli anime dagli anni 70 in poi (credo si possa estendere a tutti i programmi televisivi dell’epoca)
http://www.goldrake.info/contributi/mondotv.html
Leo
3 Gennaio 2018 alle 18:53Volevo dire la mia circa le trasmissioni televisive di prodotti in pellicola… sebbene è vero che, specie nelle tv private, sia capitato di proiettare letteralmente film in pellicola e riprenderli dal muro, e nei casi migliori si usava il telecinema, che io sappia le tv nazionali non hanno mai impiegato mezzi come il super8 o la vhs semplicemente perché non sono formati professionali. La messa in onda di Fantasia su Rete4 quarant’anni fa sarà stata da una cassetta Betamax, lo dico perché ricordo di aver letto che fosse un bootleg che girava all’epoca. Questo forse perché all’epoca Rete4 non era il colosso che era oggi e ci sta che abbiano mandato cose “non ufficiali”, badate che inizialmente non era neanche diffusa in etere a livello nazionale… Era diffusa con i nastri U-matic, la cosiddetta “cassettizzazione”! Le reti italiane che ridiffondevano la programmazione di Rete4 in realtà la ricevevano sotto forma di nastro che ricevevano.
Nondimeno il formato Beta, per risoluzione migliore della vhs, ha continuato la sua vita (pur sotto mentite spoglie) appunto come nastro utilizzato comunemente in produzione televisiva (assieme ai grossi U-matic) fino all’avvento del nastro digitale DV, e poi ovviamente i file, l’alta definizione eccetera.
Presumo comunque che ogni volta che abbiamo visto in tv master visivamente scadenti, sarà stato un U-matic (o riversamento dello stesso, in tempi recenti), semplicemente perché proprio la vhs mi sembra inverosimile. Poi magari un tecnico di messa in onda Rai o Mediaset mi correggerà, loro ne sanno certamente più di me.
Nel frattempo vi lascio con questo interessantissimo documento trovato per caso spulciando Google
http://www.rai.it/dl/docs/1337158072181Evoluzione_della_ripresa_televisiva_in_RAI_dal_1954_ad_oggi.pdf
Matt
3 Gennaio 2018 alle 20:04Quindi dici sia probabile che le case mandassero i master VHS ma masterizzati direttamente su un Betamax? Lo chiedo perchè nel caso de ”La Spada nella roccia”, manca il coro finale, presente in pellicola, ma assente appunto nelle VHS.
javriel
1 Gennaio 2018 alle 18:37Se sono validi i video sul sito di Raiplay ti segnalo “Il Grande Cielo” http://www.raiplay.it/video/2017/04/Il-grande-cielo-abf201f8-2b32-45f8-9fcc-62ce384c3285.html .
Lucius Etruscus
1 Gennaio 2018 alle 18:59Purtroppo la RAI è rimasta alla cortina di ferro e mi chiede il certificato di nascita e la dichiarazione giurata di due testimoni prima di mostrare i suoi video, quindi faccio quello che faccio sin dalla mia nascita: ignoro la RAI 😀
Se tu riesci a catturare delle schermate dai film di quel sito con eventuali titoli italiani, ti ospito con piacere nella rubrica, col benestare di Evit 😉
javriel
2 Gennaio 2018 alle 11:44Esagerato alcuni metodi per aggirare il sistema ci sono, comunque se mi dici dove posso passarteli te li passo volentieri, fra l’altro sul sito della Rai ne ho beccati almeno altri 2 della RKO oltre a “Il Grande Cielo”.
A questo indirizzo http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-24c7b2ee-bf05-4599-be1e-fa336678ce67-cinema.html sempre della Rai ma senza bisogno di registrarti trovi un altro film con i cartelli in italiano, inoltre girovagando nel sito ne trovi diversi con i cartelli d’epoca.
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 12:02Scrivimi pure a lucius.etruscus@gmail.com intanto provo a vedere questi link. Quello che mi hai passato l’altro volta non si vede senza registrazione e relativi plugin, vediamo se questi sono più “liberi” 😉
Matt
2 Gennaio 2018 alle 12:52Io ho i cartelli de Gli intoccabili, Frankenstein, Il grande dittatore e Via col vento, registrato giusto ieri.
Ti interessano?
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 13:02UAU e lo dici così????? Cerrrrrrrrrrrrrrrrto che mi interessa: sono tutte puntate già pronte per la rubrica!
Per curiosità, a quale Frankenstein ti riferisci?
“Via col vento” già ho iniziato a catturare schermate, l’ho registrato anch’io ieri sera 😉
Scrivimi pure a lucius.etruscus@gmail.com e sarebbe bello se sapessi citare la fonte da cui arrivano, se VHS, TV o che altro.
Finché Evit non ci caccia per invasione di campo, hai voglia a raccogliere italian credits 😛
Matt
2 Gennaio 2018 alle 15:28Allora comincio a mandare 😉 Per Frankenstein, è quello del 1935 di Whale.
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 15:31Nooooooo e dove l’hai trovato??? Ho una delle prime VHS italiane ed è tutto inglese!!! SLURP, hai una chiccona super ^_^
Evit
2 Gennaio 2018 alle 15:41“Finché Evit non ci caccia per invasione di campo”? Figurati, io ne sono il primo istigatore e sto seguendo con molto interesse questa conversazione
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 15:44Come avrai visto allora i tuoi lettori sì che hanno roba buona in tasca 😛
Evit
2 Gennaio 2018 alle 15:52Da queste parti invece di “passa la canna” diciamo “passa il film” ma con la stessa flemma.
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 15:53ahahahah ottimo! ^_^
Matt
2 Gennaio 2018 alle 16:15Eheh, tutta colpa vostra che mi avete fatto appassionare alla “caccia ai cartelli”!
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 16:16C’è sempre bisogno di cacciatori 😉
javriel
2 Gennaio 2018 alle 16:15Frankenstein ce l’ho anch’io. Immagino che provenga da questo DVD https://www.amazon.it/Frankenstein-DVD-Colin-Clive/dp/B00FCH1GZO/ref=sr_1_5?s=dvd&ie=UTF8&qid=1514906066&sr=1-5&keywords=frankenstein che contiene anche il doppiaggio d’epoca.
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 16:16Che spettacolo, dovrò regararmelo. La mia VHS del 1990 contiene palesemente un doppiaggio “moderno”…
Matt
2 Gennaio 2018 alle 16:38Indovinato!
javriel
2 Gennaio 2018 alle 18:32Il DVD va assolutamente acquistato anche perché contiene fra gli extra (anche se non documentato sulla fascetta) tutto il telecinema del 35 mm Italiano (o per lo meno quello che ne rimane). Personalmente il ridoppiaggio mi sembra fatto piuttosto bene, anche se purtroppo nei DVD ufficili e nel BluRay nella scena in cui la creatura prende vita si passa dal doppiaggio italiano a quello originale per alcuni secondi. Lucius Etruscus hai voglia di controllare se nella tua VHS c’è lo stesso problema? Hai visto mai che non si siano persi parte dell’audio come è successo ad esempio nel ridoppiaggio Gilda che era stato doppiato integralmente all’epoca.
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 18:45Certissimo! Sarà anzi un’occasione per riversarmi su DVD il vecchio nastro, a cui sono particolarmente legato. Andammo personalmente agli uffici della Skema, vicino Roma, a comprare qualche film del loro catalogo. Io presi Franky, mia madre prese “Ivan il terribile”: se non erro, quest’ultimo ha i titoli italiani!
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 18:59Per curiosità, è questa edizione?
https://www.amazon.it/Frankenstein-DVD-Colin-Clive/dp/B00FCH1GZO/ref=sr_1_5?s=dvd&ie=UTF8&qid=1514907942&sr=1-5&keywords=frankenstein
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 09:16Ho controllato e la VHS italiana “risolve” in modo diverso il problema della frase censurata: taglia la pellicola! C’è un “salto” di pochi fotogrammi che risolve perfettamente la situazione lasciata invece problematica dalle ristampe digitali: sto già preparando un pezzo sulla questione ^_^
javriel
2 Gennaio 2018 alle 19:18Se intendi quella col telecinema fra gli extra si è proprio quella.
Lucius Etruscus
2 Gennaio 2018 alle 19:19thanks: finisce subito in wishlist per la prima occasione ^_^
Evit
2 Gennaio 2018 alle 19:31Idem!
Andrea87
3 Gennaio 2018 alle 00:59per caso intendi la scena in cui il dottore esclama “Adesso so cosa si prova ad essere Dio!”?
che io sappia quella scena venne tagliata all’epoca per blasfemia e reinserita solo negli anni ’80, per cui se manca nel primo doppiaggio italiano mi sembra anche normale.
Naturalmente mi baso su di una versione che ho scaricato tempo fa, per cui non faccio testo…
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 08:03Ora sì che mi avete intrigato!!! Devo assolutamente indagare ^_^
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 09:17Come dicevo a Javriel, la VHS italiana “risolve” in modo diverso il problema della frase censurata: sto già preparando un pezzo sulla questione.
Matt
3 Gennaio 2018 alle 10:51Nella prima versione italiana c’è, ma il dottore esclama ” Mi credevano pazzo!”, mentre nel ridoppiaggio è proprio assente
Matt
3 Gennaio 2018 alle 10:52In realtà nel primo doppiaggio la scena c’è ma il dottore dice “Mi credevano pazzo!”, mentre nel ridoppiaggio manca proprio
javriel
3 Gennaio 2018 alle 11:28Probabilmente la scena non venne mai doppiata, anche se confermo che il doppiaggio d’epoca risolveva la cosa adattando la frase in modo diverso anche se così purtroppo si perde il labiale, avrebbero quindi potuto adattarla diversamente o meglio ancora richiamare Romano Malaspina e fargli doppiare lo spezzone incriminato per il Bluray.
Lucius Etruscus
3 Gennaio 2018 alle 12:11Ho trovato un’edizione italiana (forse da DVD) il cui video però è preso da inglese, e mi sa che è la versione che dicevi tu: l’audio italiano si sfuma e Clive sembra balbettare. Penso perché l’edizione prenda l’audio già usato per la VHS, ma lì mancano dei fotogrammi: quando Clive parla di Dio la pellicola è stata tagliata, quindi si vede uno stacchetto e Clive dice “l’ho resuscitato”. L’edizione DVD si perde quest’ultima frase lasciando sfumare tutto.
Però sto ancora studiando la questione, anche per capire come mai l’edizione VHS è manchevole del tizio che fa da coro e apre il film mettendo in guardia gli spettatori, come farà in parodia Marge Simpson in uno dei primi “La paura fa 90”.