• Doppiaggi Italioti presenta l’originale Guerre stellari (che non esiste più)

    Vi lascio con un articolo scritto dal mio collaboratore e amico Leo, curatore della preservazione italiana di Guerre stellari che vi racconterà della sparizione della versione cinematografica di Guerre stellari, di come un fan ceco l’abbia ricreata in digitale, quella che si chiama “despecialized edition”, e di come ne sia stata fatta una versione italiana (per il momento non disponibile). Aggiornamenti 2020 del progetto sono in fondo all’articolo.

    Evit

    Guerre stellari: Lo stato delle cose – tante versioni e nessuna decente

    Difficile aver vissuto senza aver mai sentito parlare almeno una volta, anche di sfuggita, di “Guerre stellari”. L’impero multimediale e multimilionario che oggi conosciamo è nato grazie ad un film che oggi non esiste più. Un’affermazione stramba, esagerata si potrebbe dire. Eppure non più di tanto, considerando quello che il film originale del 1977, campione d’incassi e vincitore di sei Premi Oscar, e suoi seguiti L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, hanno subito nel corso degli anni. Più grave di qualunque cosa è la mancanza di una versione home video degna di tale nome.
    “Ma come”, direte voi, “e il magnifico set Blu-Ray uscito neanche un paio d’anni fa?”. Bah! Bubbole! vi risponde Ebenezer Scrooge

    Ebenezer Scrooge paperone Disney
    Ma andiamo per ordine.

    Una cronologia delle edizioni home video

    1977. Esce il film originale, “Guerre stellari”.
    1980. Il seguito irrompe sugli schermi, ed è intitolato “V Episodio – L’Impero colpisce ancora”.
    1981. I due film ritornano nelle sale cinematografiche insieme, e questa volta il primo vede l’aggiunta di “IV Episodio – Una Nuova Speranza” al proprio titolo.
    1983. È la volta del terzo e ultimo film della trilogia, intitolato “Il ritorno dello Jedi”.

    Indubbiamente i tre film cambiano per sempre la cultura e la faccia del cinema, aprendo un vortice di mercanzia tra giocattoli, libri e videogame che frutta tante cucuzze alla Lucasfilm e alla 20th Century Fox. La trilogia di Guerre stellari comincia da subito ad arrivare ai fan, prima come scene selezionate su pellicola Super8, poi dal 1982 appaiono anche le prime versioni home video su supporti VHS e Laserdisc. Inizialmente si tratta solo di trasferimenti Pan&Scan e a partire dal 1989 escono le versioni in Letterbox. La trilogia esce più e più volte in VHS, 1986, 1991, 1992, un film alla volta, a due a due, in cofanetti di tre…

    Star Wars home video releases
    In particolare il 1995 vede la volta del famoso cofanetto VHS “Rimasterizzato THX”, giunto anche in Italia, che vanta di portare i film nella qualità migliore mai vista.

    1997, i tre film tornano di nuovo al cinema! Ma non sono gli stessi. Qualcosa è cambiato! Sono le “Edizioni Speciali”, la prima di tante ma all’epoca non lo sapevamo. Per queste edizioni speciali la Lucasfilm tornò ai negativi originali, li ripulì, e aggiunse scene ed effetti speciali nuovi, realizzati con la computer-grafica.

    Una scena in CGI dalle edizioni speciali di Guerre stellari del 1997

    scena in stile “comiche” aggiunta nel 1997

     

    Una scena in CGI dalle edizioni speciali di Guerre stellari del 1997, il ronto che copre i protagonisti

    il culo del “Ronto” che passa in primo piano coprendo la scena

     

    Una scena in CGI dall'edizione speciale di Il ritorno dello Jedi del 1997

    La canzone pop aggiunta nel 1997 fornisce un curioso stacco di stile nel palazzo di torture di Jabba.

    L’edizione speciale arrivò in videocassetta quello stesso anno. “Ah, una versione alternativa dei film, interessante”, pensarono i fan che della prima versione cinematografica avevano comunque le vecchie videocassette. Per quanto ne sapevamo questa edizione “speciale” era solo un’edizione parallela a quella nota a tutti.

    Siamo alla fine degli anni ’90 e il formato DVD viene introdotto sul mercato. La Lucasfilm aspetta fino al 2004 per rilasciare un cofanetto della trilogia e, sorpresa sorpresa, è un’altra edizione speciale, alla sua seconda incarnazione, con nuovi cambiamenti e “migliorie”. Questo generò proteste da parte dei fan, con George Lucas che insisteva che ormai le versioni definitive erano le edizioni speciali (che all’arrivo del DVD smise di chiamare “edizione speciale”) e di lasciar perdere quei “film andati al cinema completati solo a metà”. Due anni dopo, però, sembrò cedere. Nel 2006, lo stesso anno in cui emergevano HD-DVD e Blu-Ray, la Lucasfilm rilascia un’edizione limitata in DVD dei tre film storici, che includono sia l’ultima versione del 2004 sia i film originali come “disco bonus”.

    La qualità di queste “versioni originali”? L’immagine sottostante rappresenta quello che probabilmente la Lucasfilm ha voluto dire ai propri fan:
    dito medio disegnato
    Da dove cominciare? I tre film sono presentati in formato Letterbox, chi ha qualche nozione di rapporti d’aspetto e di come vengono presentati i film in home video ha già capito di cosa parlo. Ma ecco un esempio visivo. Questa è l’immagine intera:

    fotogramma di Guerre stellari in formato panoramico

    Guerre stellari nel suo formato panoramico 2,35 : 1

    Il rapporto d’aspetto è 2,35 : 1, è un formato Widescreen, altrimenti detto “Schermo panoramico”. Fino all’introduzione degli schermi 16:9, lo standard per i nostri televisori era 4:3. Ciò voleva dire che un’immagine panoramica doveva essere presentata in Pan&Scan, ovvero “zoomando” e “carrellando” quando necessario su porzioni dell’immagine…

    fotogramma di Guerre stellari in Pan&Scan

    Guerre stellari in Pan&Scan 4:3

    …oppure con il Letterbox, che consisteva semplicemente nel presentare l’immagine intera, adattandone la larghezza allo schermo, e quindi lasciando degli spazi vuoti sopra e sotto. Le famose “barre nere” che a sentire i non addetti ai lavori “tagliavano l’immagine”.

    Fotogramma dal film Guerre stellari in formato letterbox 4:3

    Guerre stellari in Letterbox 4:3

    Per far sì che il film apparisse correttamente sui nostri schermi a tubo catodico 4:3, con i formati video come la VHS e il Laserdisc questo voleva dire che le “barre nere” dovevano far parte del segnale video, e quindi andavano ad utilizzare una buona parte delle già risicate e quindi preziose linee di risoluzione. Con l’arrivo del DVD, non è stato più necessario, perché esso ha introdotto nella tecnologia home video la possibilità di codificare il video sul disco in modo anamorfico, in maniera analoga a quanto succede su pellicola:

    Fotogramma di Guerre stellari in formato anamorfico

    Formato anamorfico

    Nei DVD anamorfici l’immagine è conservata sul disco “schiacciata” orizzontalmente, durante la riproduzione del film il lettore DVD la “riallarga” per ridarle le giuste proporzioni. Questo non è avvenuto con i DVD del 2006 di Guerre stellari, in un’epoca in cui l’anamorfico era ormai diventato standard. Ecco come appare invece l’immagine di questi DVD del 2006 su uno schermo moderno, con le barre nere incorporate nel segnale video:

    Fotogramma di Guerre stellari in formato Letterbox su schermo panoramico 16:9

    Formato Letterbox su uno schermo moderno 16:9 (dal DVD edizione limitata del 2006)

    Ed ecco che la Galassia è diventata ancora più lontana lontana.

    Perché? Perché questi DVD utilizzano dei telecinema realizzati nel 1993 per le edizioni Laserdisc. E l’età di questi transfer purtroppo si vede. Erano gli anni in cui nascevano le tecnologie di riduzione elettronica del rumore video, ed essendo ancora un po’ aggressive e rozze, i risultati lasciavano decisamente a desiderare



    Non esistono più release ufficiali della trilogia di Guerre stellari nella sua versione originale, rileggete attentamente questa frase: non esistono più release ufficiali della trilogia di Guerre stellari nella sua versione originale! L’edizione in Blu-Ray del 2011 è la terza (ed ultima?) edizione speciale, ma non porta più questo epiteto poiché queste sono diventate ormai le versioni ufficiali dei film. I cambiamenti adesso, dal non necessario, sfociano anche nel demenziale.

    C1P8 nell'edizione Blu-Ray di Guerre stellari

    C1P8 appare incastrato tra le rocce in una scena, e libero in un’altra

    Perché è importante preservare l’originale Guerre stellari

    Il cinema oggi è diventato business, ma per sua natura è arte, e l’arte va preservata, quando ritenuta culturalmente, storicamente o esteticamente importante. Queste parole sono in virgolette perché sono le stesse usate dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti nel 1989 quando introdusse Star Wars nel proprio archivio. Un’introduzione rimasta solo sulla carta però, perché Lucas non inviò una copia del film alla Biblioteca del Congresso fino a molti anni più tardi, quando donò una versione riveduta e corretta che la biblioteca del Congresso ovviamente rifiutò perché non rappresentativa del film che avevano deciso di preservare.

    Agli Oscar del 1978 il film ricevette 11 nomine, vincendone 6. Due di questi premi Oscar, il premio per il miglior montaggio e il premio per i migliori effetti visivi, sono completamente nullificati dall’esistenza delle sole edizioni speciali in home video. Che siano inferiori o no poco importa, la loro esistenza sarebbe tollerabile, se fossero accompagnate dalle versioni cinematografiche originali. Dove sono i film che vinsero quei premi Oscar? Pensate alle ore che i talentuosi ragazzi dell’allora nascente Industrial Light & Magic passarono sopra dipinti, miniature e modellini. Dov’è il risultato di quella mole incredibile di lavoro, dove sono quegli effetti speciali che sorpresero gli spettatori e rivoluzionarono l’industria?
    In mano ai fan.

    La versione “despecializzata” di Harmy

    Harmyfilm logoQuando qualcosa non esiste ufficialmente, se c’è interesse, troverà il modo di venire alla luce. Serve solo una comunità di appassionati, e la comunità di puristi di Guerre stellari è una di quelle con la passione ed il know-how necessario per far sì che qualcosa di magico avvenga. Nel corso degli anni, anche prima dell’uscita dei DVD del 2006, la comunità di Originaltrilogy.com si è impegnata a produrre preservazioni di qualunque versione riuscissero a reperire, ottenendo risultati prima dai Laserdisc e poi dai DVD. Ma niente che potesse tentare di rivaleggiare la qualità video delle edizioni speciali che, sebbene fallaci, avevano dalla loro parte il fatto di essere state comunque ricavate da delle scansioni in alta definizione (2K) dei negativi originali.

    Entra in scena “Harmy”, nickname di Petr Harmácek, un fan dalla Repubblica Ceca che, armato di tanta pazienza, occhio fino e bravura, è riuscito a “de-specializzare”, prima parzialmente e poi completamente, i tre film della trilogia. Per dare un’idea del processo utilizzato pensiamo a un famoso dipinto, prendiamo in esempio l’Urlo di Munch:

    Urlo di Munch
    Immaginiamo per pura ipotesi che l’artista impazzisca, 20 anni dopo si convince che il suo dipinto avrebbe un aspetto migliore con un simpatico copricapo alla tirolese e torna a spennellarlo:

    Urlo di Munch con TIE Fighter e cappello tirolese
    Chi volesse ripristinare il dipinto alla sua gloria originale avrebbe bisogno di un riferimento, magari una foto del dipinto originale, per re-inserire la parte che è stata compromessa.

    Foto del dipinto di Much, l'Urlo
    Adesso immaginate lo stesso principio, più o meno, ma applicato a lungometraggi interi, in alta definizione, fotogramma per fotogramma.

    edizione DVD

    edizione “despecializzata”

    Il nostro amico ceco ha utilizzato come base le versioni Blu-Ray e per eliminare le aggiunte delle edizioni speciali si è servito di “toppe digitali” create a partire dai DVD del 2006, dalle versioni Laserdisc e quant’altro. Con il passare del tempo poi sono emerse nuove fonti, in definizione sempre più alta, da cui trarre materiale per le “toppe”. Grazie a queste il progetto di despecializzazione è stato costantemente aggiornato così portando la versione despecializzata di Harmy sempre più alla vera alta definizione.

    Altrettanta attenzione è stata data all’audio, pochi sanno che i film (perlomeno le versioni in lingua inglese) ebbero diversi missaggi audio, ciascuno di questi con qualche differenza rispetto agli altri, e ciascuno di questi missaggi alternativi è stato preservato dai capaci membri del forum Originaltrilogy.com.

    Ma un momento: i tre film furono distribuiti in Italia con una precisa localizzazione visiva, oltre che di doppiaggio. Il logo iniziale diceva proprio “GUERRE STELLARI”, il testo scorrevole era in italiano, avevamo i sottotitoli per le lingue aliene, la Industrial Light & Magic aveva fatto le cose per bene all’epoca!

    La versione italiana della Star Wars: The Despecialized Edition

    Ebbene, chi vi scrive si è occupato di curare, insieme ad altri bravi amici e collaboratori, la versione italiana del primo film. Al momento in cui scrivo questo “post” non sono ancora uscite le versioni despecializzate degli altri due film, che speriamo giungano quanto prima. Ovviamente abbiamo in progetto di realizzare la versione italiana anche di quelle.

    Ci siamo procurati riferimenti visivi per i loghi iniziali da pellicola 35mm originale, il testo scorrevole, i sottotitoli alieni e perfino i titoli di coda! Abbiamo cercato di ricostruire il più fedelmente possibile quella che era l’edizione italiana di Guerre stellari, come apparve per la prima volta nel lontano settembre 1977. Per pignoleria e autenticità storica sono stati conservati perfino gli errori di battitura nei titoli di coda.

    In questo bisogna ringraziare chi ci ha procurato una copia in VHS del 1991 (di cui intanto abbiamo accumulato altre copie) e i bravi ragazzi dell’associazione EmpiRa che hanno proiettato la pellicola originale lo scorso 4 Maggio, senza di loro non avremmo visto alcuni riferimenti mai arrivati neanche in VHS.

    Tenete d’occhio questo spazio, a breve vi porteremo in una galassia lontana lontana


    Aggiunte di Evit

    AGGIORNAMENTO 15/12/20: Status del progetto despecializzata italiana

    Ad oggi “Harmy” ancora non ha completato la sua versione “definitiva” delle despecializzate, perché nel frattempo ha trovato lavoro come artista agli effetti speciali per produzioni hollywoodiane di un certo calibro. Ma che fosse particolarmente bravo ce n’eravamo accorti tutti sul forum dove tutto è nato.

    La ricostruzione della versione italiana di Guerre stellari (da noi portata avanti dopo l’OK di Harmy) si basava su una versione della despecializzata che ormai è diventata a dir poco obsoleta, così abbiamo deciso di mandarla definitivamente in pensione dal 2015 e siamo tutti in attesa che Harmy completi una versione definitiva per poterci rimettere le mani una volta e per sempre.

    Quelli erano gli stessi anni in cui Episodio VII, da semplice annuncio Disney, stava diventando una realtà, con foto dal set etc… improvvisamente questa nostra despecializzata con la versione cinematografica italiana, da progetto di nicchia per pochissimi appassionati nostalgici quale era, era diventata d’interesse di massa e anche il pirata qualunque e l’accumulatore digitale compulsivo ce ne venivano a chiedere una copia. E ci siamo cagati un po’ sotto, onestamente. Questo è un altro motivo per cui la versione italiana non è più disponibile. Quando Harmy sfornerà la sua tanto attesa versione definitiva della trilogia ci occuperemo di ricreare nuovamente la versione italiana del primo film (titoli, sottotitoli etc…) e ci preoccuperemo anche de’ L’impero colpisce ancora e del Ritorno dello Jedi, su cui fino ad ora non abbiamo mai lavorato. Ma non ci occuperemo della sua pubblicazione/distribuzione, così come Harmy non si occupa della sua.

    Per tenere d’occhio lo status sul progetto Harmy potete seguire Petr “Harmy” Harmácek sul suo canale YouTube dove ogni tanto ci aggiorna sulle novità. Piccola curiosità: la musica del logo “Harmyfilm” è del nostro Leo.

    Domande frequenti

    È il primo articolo in cui mi tocca inserire delle FAQ visto che nell’area commenti troviamo con una certa frequenza le stesse domande.

    • Dove posso trovare le versioni italiane della trilogia di Guerre stellari senza le modifiche di George Lucas?
      Al momento, ufficialmente, si possono trovare nelle edizioni VHS (pre-1997) e nel “disco bonus” del DVD del 2006 in edizione limitata.
    • Posso avere una copia della VHS anni ’90 o una copia del DVD del 2006?
      Sicuramente sì, ma non da noi. Non è intenzione di questo blog condividere materiale protetto da copyright, né dare spazio a trattative tra privati nell’area commenti di questo articolo. Purtroppo dovremo cancellare dai commenti qualsiasi richiesta riguardante materiale di questo tipo, soprattutto per proteggere incauti avventori da individui che se ne approfittano e chiedono somme di denaro in cambio di suddetto materiale. Non vorremmo che quest’area commenti diventi un luogo di affari poco leciti. Siamo certi che ci siano siti o gruppi social più adatti allo scopo.
    • Dove posso trovare la versione italiana della Despecialized di Harmy?
      Esiste una versione della despecializzata di Harmy che contiene molte tracce audio, inclusa quella italiana, che proviene da DVD “bonus” del 2006. Per trovarla basta una ricerca su Google.
      Per quanto riguarda la versione italiana da noi realizzata nel 2013, questa si basa su una versione molto vecchia della Despecialized di Harmy, non è più rappresentativa e non è più disponibile. Una versione migliore arriverà quando Harmy pubblicherà la sua versione “definitiva”.
  • May the Fourth – Maratona Guerre Stellari originali

    4 maggio 2013, mi trovo in fila insieme ad altre 200 persone davanti ad un piccolo cinema nella provincia di Ravenna. Lontano dal caos della grande città e soddisfatto dopo un viaggetto in autostrada senza traffico seguito da una sosta nelle campagne emiliane per cambiarmi d’abito e rinfrescarmi un po’.
    Ci attende subito un tocco di classe, sopra l’ingresso del cinema, a caratteri mobili su sfondo bianco, come si usava decenni fa, è riportato il programma della giornata: GUERRE STELLARI, L’IMPERO COLPISCE ANCORA, IL RITORNO DELLO JEDI.
    Sembra di essere tornati indietro nel tempo.
    Cinema le dune

    Foto dal blog Lega Nerd

    Non sapevo cosa aspettarmi venendo qui ma avrei presto scoperto che da quel momento in poi sarebbe stato tutto in salita.
    Nell’atrio le locandine originali esposte, una riproduzione del robot protocollare D3BO e l’astrodroide C1P8 ci danno il benvenuto. Lungo le pareti della sala troviamo vari costumi e repliche allestite con maestria. Che organizzazione! Mi ricorda le migliori convention estere, qui siamo ben lontani dai tristi eventi italioti a cui sono abituato.
    lobby sala sala
    Dopo introduzioni e spiegazioni varie da parte del team di EmpiRa (la maggior parte di queste incentrate sulle rocambolesche avventure che hanno affrontato per riuscire a farci vedere il film nonostante il giorno prima mancasse il secondo tempo di Guerre Stellari!) viene dato il via alla proiezione. Chi tra i fan si è sciaguratamente abituato alle versioni continuamente rivedute e corrette di questi film già si emoziona a vedere la scritta, semplice e in verde, della Lucasfilm… e poi BOOM! Il logo di Guerre Stellari (non di “Star Wars”) appare sullo schermo facendo partire la più sincera ed emozionata delle ovazioni tra i presenti in sala mentre la fanfara di John Williams induce la pelle d’oca. La colonna sonora ci accompagna nel primo incredibile scontro tra ribelli e soldati imperiali. Musica ed esplosioni si fondono in una sinfonia familiare e nostalgica ma allo stesso tempo esaltante… Non esiste alcun film che mi emozioni allo stesso modo nei primi 4 minuti. Mi torna in mente di essere un fan di Guerre stellari, una sensazione che non avevo più provato…

    L'Impero Colpisce Ancora
    BOOM!
    È un Guerre stellari splendidamente imperfetto, un Guerre stellari in versione “grindhouse”: tanti graffi e qualche frame mancante. Particolari che sono una gustosa aggiunta all’esperienza, ci ricordano che siamo in presenza di un pezzo di storia del cinema e tutto ciò rende l’evento ancora più significativo e, sin dal 1977, inedito. Il Ritorno dello Jedi è forse la pellicola nelle migliori condizioni, in alcune scene c’è da meravigliarsi del fatto che abbia 30 anni. Nell’Impero Colpisce Ancora i neri sono diventati marroni ma per il resto una qualità visiva con i controcazzi! Con quei colori sul marrone, il film si è avvicinato più che mai ai serial cinematografici americani del bianco e nero che hanno ispirato la saga di Guerre Stellari.

    Il pubblico è tanto eccezionale quanto i film stessi. Gli esulti, le risate e gli applausi scaturiscono sempre nei momenti giusti e in dosi adeguate. Non potevo aspettarmi dei migliori “compagni”, anche se non conoscevo nessuno personalmente.
    I film procedono più velocemente di quanto ricordassi e la serata finisce con un quiz, ho modo di conoscere Marco Puglia di EmpiRa con cui ero in contatto nei giorni precedenti e con Amedeo Tecchio, proprietario delle pellicole e di molti costumi presenti all’evento. Lascio il cinema alle 1.30 del mattino, stanchissimo e contentissimo allo stesso tempo.

    proiettore
    pellicole
    Primo tempo de' L'Impero Colpisce Ancora
    È stato un vero tuffo nel passato ma anche di più: vedere i film originali così come erano stati presentati all’epoca, oggi, nel 2013… la rarità dell’occasione è difficile da spiegare a chi non conosce la storia delle riedizioni di guerre stellari che dal 1981 in poi hanno subito continue modifiche e alterazioni fino al ridicolo, oltre all’impossibilità di recuperare le versioni originali in formati moderni e/o di qualità decente.

    Il valore aggiunto per me è stata la possibilità di registrare clip video di cose che nessuno ha più visto dal 1977 portando un contributo al progetto di preservazione della trilogia originale in HD iniziato sul forum Original Trilogy e curato nella sua versione italiana dal mio amico e collaboratore Leonardo. Ci mancavano difatti elementi chiave come i sottotitoli, assenti nelle prime VHS e alterati nelle riedizioni più recenti, sia nell’aspetto che nella traduzione e che nessuno aveva più visto dal 1977. Adesso potremo riprodurre la pellicola originale fin nei minimi dettagli, usando ad esempio un font identico a quello della pellicola cinematografica, errori inclusi! Perché quando si parla di preservazione, qui a Doppiaggi Italioti, non si scherza.

    Eccovi un assaggio della versione HD con sottotitoli datati 1977 e a presto.

    Greedo in HD

  • Oblivion – l’oblio dell’italiano

    Locandina di Oblivion con Tom Cruise
    È un peccato che mi ritrovi a parlare male di Oblivion, un film che comunque mi ha intrattenuto piacevolmente e che certamente riguarderò in futuro. Ciò che mi ha fatto stingere i pugni e stridere i denti non è la trama che sembra un collage di tanti classici della fantascienza moderna (dagli anni ’70 in poi), un collage per altro fatto con gusto e senza pretese e per tanto non solo perdonabile ma persino apprezzabile, ciò che mi ha tormentato sulla poltrona è stato invece l’adattamento che manteneva inspiegabilmente alcuni vocaboli in inglese, vocaboli ripetuti molto spesso tra l’altro.

    Il protagonista (provate a leggere questo paragrafo ad alta voce) si trova a fronteggiare gli “Scavenger” che ad un certo punto installano un “beacon“. Non appena questo “beacon” degli “Scavenger” va “on-line” fa precipitare un’astronave dalla quale il protagonista recupera il “flight recorder“… faticoso?

    Alcune parole anglosassoni sarebbero state perdonabili, come “on-line” ovviamente, del resto fa parte dell’italiano di base ormai, sia per giovani che per i meno giovani, e ancora ancora trovo perdonabile il soprannome degli invasori chiamati Scavenger (anche in Waterworld ricorderete che i nemici si chiamavano all’inglese: “Smokers” senza uno sforzo di trovare un corrispettivo italiano). Rimango però basito quando sento “il beacon Scavenger“, un dialogo che manca proprio di adattamento e traduzione e che ricorda semmai i sottotitoli di qualche videogioco tipo Mass Effect (che comunque era adattato meglio di questo film).

    Beacon sarebbe il “radiofaro” ma può essere tradotto in molti altri modi a seconda dell’occorrenza. Questo vocabolo lo troviamo in Guerre Stellari (1977), in Aliens – scontro finale (1986) e molti altri film, ma non era mai stato lasciato in inglese prima d’ora.
    Anche la parola Scavenger avrebbe giovato di un adattamento, ma il caso da crocifissione in sala mensa, quello da punizione dantesca, quello da far inginocchiare qualcuno sui ceci è “flight recorder“, altresì noto come “registratore di bordo” o ancora meglio come “scatola nera”, sciaguratamente lasciato in inglese!Una scelta di (non)adattamento che varrebbe forse la pena investigare. Ma pecché? Pecché???

    Rimando come al solito all’esempio dei miei genitori che hanno superato i 50 e 60 anni e che guardando questo film si ritroveranno certamente un po’ spiazzati nel sentire parlare di un “beacon Scavenger” e non li biasimo. Un errore pensare che tanto “questo film non è per loro”, una scusa che si sente spesso tra chi cerca di giustificare eccessi di inglese in dialoghi italiani. I sessantenni di oggi non sono quelli che hanno fatto la seconda guerra mondiale.

    La cosa più triste è che un filmetto tutto sommato carino e guadabile sia stato macchiato per sempre da scelte di adattamento infelici che probabilmente in futuro ci faranno ripensare a quel periodo 2010-2015 “quando andava di moda lasciare molte parole in inglese” nonostante i corrispettivi italiani fossero ben noti a tutti. Possiamo solo sperare in un caso isolato. Possiamo solo sperare.

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