MONTY PYTHON (1975)
Monty Python e il Sacro Graal (a lungo conosciuto soltanto con il nome di “Monty Python” in Italia) è uno di quei pochi film che non posso guardare in italiano per via del doppiaggio (uno è questo, l’altro è Die Hard 2, vedere un mio precedente scritto). Cosa avessero in mente i doppiatori quando ci hanno lavorato nel 1976 è difficile da immaginare a distanza di tanti anni (dovremmo forse chiedere a Pippo Franco), fatto sta che all’epoca fu doppiato con le voci di alcuni comici del bagaglino dando ai vari personaggi dialetti regionali e, in questo modo, distruggendo interamente i divertenti sketch dei comici britannici. Il testo originale scarsamente rispettato e molte battute completamente alterate… ma quando senti Re Artù parlare toscano ti cascano le braccia. Che avessero forse in mente di farne un nuovo Brancaleone?
So che da molti questo film è considerato un cult così com’è ma a parere mio non fa affatto ridere (in italiano), anzi è uno spregio alle trovate comiche del film originale che all’estero, non a caso, è diventato uno dei film più citati di tutti i tempi ed è considerato il lungometraggio più famoso e rappresentativo dei Monty Python.
La vera ironia sta nel fatto che, per l’edizione DVD, questo film è stato conservato così come lo conosciamo mentre hanno sentito il bisogno di ridoppiare “Il Senso della Vita” e “Brian di Nazareth”, altri due capolavori dei Monty Python che non necessitavano di un nuovo doppiaggio… anzi è l’ennesimo malfatto dei distributori italiani! Avranno forse pensato che agli italiani le voci dialettali del “Sacro Graal” piacessero tantissimo.
VOTO DOPPIAGGIO “MONTY PYTHON”: 1 senza rimorsi
Scopri di più da Doppiaggi italioti
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Ancora non ci sono commenti
utente anonimo
2 Marzo 2011 alle 13:44Non è l'unico caso: Shaolin Soccer ha subito lo stesso trattamento.
Dei Monty Python l'unico film che trasmettono con regolarità è "Il senso della vita", gli altri non si beccano mai!
Tommy
utente anonimo
18 Luglio 2011 alle 00:32che tra l'altro, notiziona, HANNO RIDOPPIATO BRAIN DI NAZARETH IN STILE BAGAGLINO! CON PURE IL DIALETTO! bella merda…
utente anonimo
18 Luglio 2011 alle 23:35Riguardo il commento sopra il mio….
http://www.nooooooooooooooo.com/
si prega di premere il bottone. Grazie.
Leo
Evit
19 Luglio 2011 alle 08:48AHAHAHAHAH ma è geniale quel sito
Pingback:
4 Luglio 2012 alle 01:15Carmelo
26 Giugno 2014 alle 18:18Però hanno doppiato bene la scena di Marco Pisellonio (Biggus Dickus) su Brian di Nazareth (Life of Brian), esilarante quasi come in inglese sebbene si perda l’ovvia quasi omofonia tra “roman”, cioè romano e “woman”, cioè donna. In pratica, Pilato (Michael Palin) gli chiede a Brian: “Sei una donna?”, da rotolarsi dal ridere
Evit
27 Giugno 2014 alle 00:04Quella scena in italiano è persino più divertente, molto più divertente, nonostante la mancata battuta roman-woman. L’intero film di Brian è doppiato benissimo! Idem per il Senso della Vita… Ovviamente mi riferisco al doppiaggio storico, non ai loro ridoppiaggi.
Antonio L.
27 Giugno 2014 alle 13:04Tempo fa ho fatto vedere “Brian di Nazareth” con il primo doppiaggio ad alcuni miei amici, ero un po’ titubante perché temevo che si annoiassero, invece hanno riso a crepapelle dall’inizio alla fine. L’adattamento italiano di questo film è un capolavoro! Beati i puri liquori, perché si berranno dio. 😀
Evit
27 Giugno 2014 alle 13:26Ahahahah beati siano anche i panificatori
Antonio L.
27 Giugno 2014 alle 16:58Sì ma non va interpretato alla lettera si riferisce a tutti coloro che operano nel settore cereali 🙂
Evit
27 Giugno 2014 alle 17:00Quel film mi fa morire!
gae
7 Febbraio 2017 alle 16:24Pur non conoscendo il testo originale è chiaro che Il Sacro Graal è doppiato male. Purtroppo è ciò che capita con tutti i film stranieri in cui c’è una comicità basata su frasi idiomatiche o giochi di parole non traducibili. Ne è piena la cinematografia. Qualcuno sa quale sarebbe la vera battuta del film rispetto a quella della traduzione “Vacchiamoli”? grazie
Evit
7 Febbraio 2017 alle 16:43Così a memoria direi che fosse “Fetchez la vache”.