Questa settimana presento i titoli italiani dimenticati di un thriller-horror canadese davvero incredibile: Squilli di morte (Murder by Phone, 1982).
Negli anni Ottanta Richard Chamberlain in Italia è un divo incontrastato della TV che ogni tanto fa capolino al cinema. Sebbene esistano locandine cinematografiche dell’epoca, non sono riuscito a trovare conferma di una distribuzione in sala di questo film, che arriva sicuramente nel nostro Paese in VHS per DB Video (forse risalente al 1986 o forse al 1988) e in TV, su Italia1, nel 1985.
Insieme ad altri film canadesi è entrato nel palinsesto del canale televisivo Retecapri che lo replica abbondantemente, così che sono riuscito a catturarne i crediti italiani.
Il film è un ottimo specchio dei tempi, perché racconta di quando si pensava che i telefoni anni Ottanta fossero l’apice della tecnologia e sarebbero aumentati di numero, non di qualità. «Prima dell’anno Duemila saranno in funzione 1,4 trilioni di telefoni nel mondo. Il costo, inclusi i cavi, gli interruttori e i servizi interurbani, ammonterà a circa un migliaio di dollari per ogni telefono: questo è ciò che io chiamo industria».
A sentire oggi queste parole sembra di star guardando un qualche vecchio film ammuffito, invece siamo nei rampanti anni Ottanta: e in fondo la previsione non era sbagliata in quantità, ma in qualità. Non so se esistano oggi 1,4 trilioni di cellulari o smartphone, ma di sicuro ce ne sono tantini…
Prima del Ring (1991) di Kōji Suzuki o del Cell (2006) di Stephen King, c’erano altri telefoni che uccidevano. In questo film un maniaco ha collegato una strana macchina capace di mandare attraverso le cornette delle onde che friggono il cervello e fa esplodere i telefoni come fossero dinamite. Così le vittime prima sanguinano da orecchie, occhi e bocca, poi un’esplosione esagerata li fa volare nella stanza. Addirittura la prima vittima, in un ufficio, viene catapultata fuori dalla finestra.. con tutta la sedia!
Un film grezzo che sembra molto più vecchio dei suoi anni, ma divertente per ricordare il grado di tecnologia – e di mentalità tecnologica – degli anni Ottanta.
Titoli di testa
Titoli di coda
L.
P.S.
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8 Commenti
Cassidy
9 Dicembre 2016 alle 11:32Altro che una telefonata allunga la vita 😉 Mi manca proprio questo titolo, grazie per la chicca. Cheers!
Evit
9 Dicembre 2016 alle 13:26Anche io ne ho solo sentito parlare (per via del titolo errato su copertina VHS), mai visto. Il font usato per i titoli italiani è stupendo! Si sa com’erano quelli originali?
Lucius Etruscus
9 Dicembre 2016 alle 13:34Non li ho cercati, ma ora mi hai messo curiosità 😉
Il film è davvero datatissimo, sia per stile che per tecnologia, però è interessante come documento di archeologia del pensiero tecnologico ^_^
Evit
9 Dicembre 2016 alle 13:37L’idea di base mi stuzzica, forse proprio per quell’archeolgia tecnologica. Lo metto nella infinita lista di film da guardare un giorno
Lucius Etruscus
9 Dicembre 2016 alle 15:27Chissà che Babbo Natale non te lo porti… 😛
Evit
10 Dicembre 2016 alle 02:28Ahahah! Sono stato un bambino cattivo quest’anno, mi sa
Lucius Etruscus
10 Dicembre 2016 alle 06:18Allora ti porterà solamente film di Stephen Baldwin! 😀
Evit
10 Dicembre 2016 alle 08:26Nuoooooooooooooo!!!
Ahah