• [Italian credits] Il pianeta fantasma (1961)


    Si torna alla fantascienza in bianco e nero titolata in italiano: dopo Guerra tra i pianeti (1954), è la volta de Il pianeta fantasma (The Phantom Planet, 1961) di William Marshall.
    Si tratta di un piccolo film indipendente scritto e prodotto da Fred Gebhardt, che immagina i tentativi futuri dell’umanità di esplorare lo spazio, partendo da sicure basi lunari. La nave del capitano Chapman (Dean Fredericks) si “scontra” con un pianeta errante ed una volta sceso a terra, per ragioni non meglio chiarite, l’astronauta rimpicciolisce. Tutti gli abitanti del pianeta sono lillipuziani che vivono in modo essenziale, che Chapman chiama anzi “primitivo”.
    Scatta l’immancabile love story con la figlia del capo, la gelosia dell’autoctono che finisce in rissa, gli alieni mostruosi che vogliono invadere il pianeta, il bianco americano dal ciuffo acchiappone che risolve la situazione, e poi il ritorno in salvo sulla Luna quando il pianeta “ci passa vicino”.
    Diciamo non proprio un film memorabile, né particolarmente desideroso di scostarsi dal più rigido canone del genere dell’epoca.

    Uscito in patria il 16 dicembre 1961, il film arriva in Italia il 19 luglio 1963, pronto ad essere dimenticato per i successivi cinquant’anni: solamente nel 2008, infatti, la Eagle Pictures lo riporta alla luce, in un’edizione DVD che verrà ristampata nel 2013.
    Sul retro della copertina di quest’ultima edizione campeggia un avvertimento:

    Il film contenuto in questo DVD presenta dei difetti fisici sul master d’origine dovuti al non ottimale stato di conservazione del materiale in pellicola.

    La copia che presento qui è registrata dal canale televisivo Retecapri – ormai mio fertile territorio di caccia! – durante la messa in onda del 25 marzo 2017: non so dire se questa pellicola è la stessa utilizzata per la masterizzazione in DVD.
    Una curiosità. All’inizio del film una comparsa vanta l’inconfondibile voce italiana di Ferruccio Amendola, all’epoca trentenne ma già doppiatore prolifico.

    Titoli di testa

















    Titoli di coda


    L.
    P.S.
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  • [Italian credits] Basic Instinct (1992)

    Il 20 marzo 1992 usciva negli Stati Uniti Basic Instinct di Paul Verhoeven, pronto ad arrivare in Italia nel settembre successivo con tutto il suo carico di polemiche, sia per il celebre “accavallamento di gambe” scandaloso sia per come venivano ritratti gli omosessuali nella pellicola.
    Ricordo che in quei giorni le polemiche erano così accese che una troupe televisiva con Paolo Brosio mostrò in diretta l’entrata degli spettatori alla proiezione serale romana del film, al cinema Maestoso del quartiere Alberone di Roma, dove esagitati giravano tra la folla rivelando il “colpevole” finale come gesto di protesta perché – secondo loro – le lesbiche erano ritratte in modo offensivo nella pellicola. Ricordo l’episodio perché abitavo a pochi passi da quel cinema…
    Tutto questo per dire che questa settimana festeggiamo, con un po’ d’anticipo, i 25 anni del film con i titoli italiani presenti nell’edizione VHS Pentavideo nella collana economica “Pepite”, purtroppo senza data specificata: al posto di una datazione precisa c’è invece la scritta «Attenti alla “bionda”, può bastare un suo gesto… per fare danni».
    Insieme al film la Sperling & Kupfer presenta anche la relativa novelization in libreria, che però curiosamente viene ristampata in Edizione Club con il titolo Istinti.

    «Pseudobiblia»

    Tra i meno noti protagonisti della vicenda del film ci sono degli ottimi pseudobiblia, “libri falsi” che il premiato sceneggiatore Joe Eszterhas inventa come attività libraria di Catherine Tramell, l’algida psichiatra interpretata da Sharon Stone.
    Il detective Nick Curran (Michael Douglas) sta indagando su uno spinoso omicidio, la cui dinamica si scopre corrispondere esattamente all’ultimo libro della Tramell: una ex star musicale viene trovata uccisa a letto con un rompighiaccio, e tutta la scena la si ritrova a pagina 67 del romanzo pubblicato l’anno precedente dalla scrittrice, con lo pseudonimo Catherine Woolf. Il fatto stesso in sé può risultare un alibi: potrebbe la donna essere così stupida da mettere in atto i delitti che lei stessa ha inserito nei propri romanzi? D’altro canto è buona cosa per uno in gamba fingersi stupido…
    Viene chiamato uno psichiatra per stilare il profilo della scrittrice. «Vedo due possibilità – è il suo referto. – Una, la persona che ha scritto questo libro è il vostro assassino e ha messo in pratica l’omicidio descritto con precisi dettagli rituali. Due, qualcuno che vuole colpire la scrittrice ha letto il libro e ha attuato l’omicidio per incriminarla.» Serviva un costoso psichiatra per giungere a queste conclusioni?

    Per saperne di più sul rapporto fra Catherine Tramell e i suoi libri “che uccidono”, vi rimando al mio speciale “Psicobiblia: libri falsi per la mente“, all’interno della mia rubrica “Pseudobiblia: storie di libri che non esistono“.

    Titoli di testa






















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    L.
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  • Speciale SCATOLA DELLA VIDEOTORTURA (+aggiornamenti blog)

    La nostra serie di svago cinematografico che pubblichiamo su YouTube ritorna con un secondo episodio speciale in cui l’estrazione casuale da una scatola misteriosa determinerà la visione del prossimo film brutto. La chiamiamo: la scatola della videotortura.
    copertina
    Il film da noi visto è stato anche trattato nel blog Il Zinefilo dove l’autore, Lucius Etruscus, spiega anche un paio di curiosità sul doppiaggio.
    Approfitto di questa notifica per qualche breve aggiornamento riguardante l’attività sul blog. Ebbene sto lavorando su ben due articoli di film degli anni ’80, intanto l’opera di restauro e preservazione di Fuga da New York con titoli in italiano (qui accennata) dopo tanti mesi di lavoro da miniatore giunge finalmente al termine, una copia Blu-Ray sarà disponibile per i soli possessori di copia originale. Probabilmente ne riparlerò a breve più nello specifico.
    Per chi segue la nostra serie di intrattenimento su YouTube, buona visione.