Credo che questa non abbia bisogno di alcuna presentazione, né di spiegazioni…
Ovviamente in inglese questa battuta non è affatto memorabile e non è neanche esattamente identica (Does my house stink? That’s right IT STINKS!), tanto per ricordarci che cosa sia un adattamento ben fatto e quanto questo sia importante in un doppiaggio… senza contare poi il minuscolo dettaglio su come piccole ma rispettose alterazioni del testo originale possano giovare enormemente ad un film e persino rendere con più forza determinate scene ed emozioni. Ma lasciamo perdere. Al doppiaggio c’era Gigi Proietti. Com’è che nessuno gli ha mai chiesto di replicare questa battuta invece dei tipici tormentoni “a me gli occhi” e “ADRIANAAAA!“? Avevo già parlato di Rocky in uno dei primissimi “post” di questo blog.
Dopo la rubrica “Disc Inferno” forse è il caso di conteplare anche una “VHS Inferno” visto che, con il mio collaboratore Leo, ci imbattiamo sempre più spesso in atroci edizioni VHS fatte a risparmio e con i piedi, dove scompaiono le localizzazioni (ovvero quelle scritte che al cinema apparivano in lingua italiana al posto di quelle in inglese), dove talvolta scompaiono i sottotitoli e dove tutto questo succede a Ritorno al Futuro – Parte II… Spilucchiamolo in tutta la sua atrocità: Sono scomparsi tutti i titoli in lingua italiana che erano presenti nel “master” italiano di questa pellicola, quindi “Ritorno al futuro” diventa “Back to the future” ed tutto è sottotitolato elettronicamente.
La sottotitolazione, come avevamo già visto in passato, fa schifo! Con quel leader della banda che dice “ero incastrato” invece di “sono stato incastrato”. Inoltre potrete notare che mancano anche i due punti tra “banda” ed “Ero”, hanno lasciato lo spazio ma quando la fabbrica di videocassette attende per far partire la produzione alle 4 del mattino non c’è neanche un secondo da perdere! (nota: questa versione passa spesso anche su Italia 1)
I sottotitoli cambiano di colore a seconda della scena e sono pieni di refusi. In questo caso abbiamo un “NcFly” al posto di McFly. Stavano dattilografando con i piedi per scommessa?
Oltre che atroci, i sottotitoli non si curano neanche della parte audio del film doppiato che in quella scena ripete: “lei è licenziato” (e non “sei licenziato“).
Questi sottotitoli spostati troppo in basso e tagliati… ah, che fastidio!
Un po’ più vicino al bordo no? Ahhh, che fastidio!!! Poi il numero romano III si legge “parte terza” e non “parte 3“; O dite “Ritorno al futuro 3” oppure “Ritorno al futuro – parte III”, del resto nei titoli all’inizio del film era sottotitolato proprio come “Ritorno al futuro 2”, neanche un minimo di coerenza! Ma che, sul finale di un lavoro di sottotitolatura da 5 minuti ci hanno lavorato dieci persone diverse? Mi fanno notare, inoltre, che hanno scritto FUTORO al posto di FUTURO. Cani!!! L’assoluta inconsistenza dei colori e dei caratteri di stampa è ancora più fastidiosa della decentratura sui sottotitoli finali, ma non peggio degli errori di traduzione, qualcuno si era proprio “incastrato” in quelli. Se ci aggiungiamo poi errori di battitura completiamo il quadro di una caramellosa, merdosa, versione VHS dove quasi ogni singola scena sottotitolata è venuta male, credo che questo meriti un qualche tipo di premio. Buonianulla, fannulloni!
Intanto alla Universal, negli USA, dove producono i sottotitoli per le versioni straniere…
In questa rubrica avevo parlato del secondo Ritorno al Futuro; anche nel terzo capitolo abbiamo una frase che mi ha sempre fatto ridere in italiano ma che lascia un po’ indifferenti nella versione originale: “Cane pazzo??? Odio quel nome, lo odio! Nessuno mi chiama cane pazzo esoprattutto non un caramelloso, merdoso damerino come te!” Sono anni che aspetto l’occasione adatta di chiamare qualcuno “caramelloso” ma è difficile trovarne una buona.
Nota: l’originale era: Nobody calls me “Mad Dog”, especially not some duded-up, egg-suckin’ gutter trash.
Potremmo far corrispondere “duded-up” con “damerino”, “egg-sucking” con “caramelloso” e “gutter trash” con “merdoso”, suppongo, ma in inglese nessuno ride a questa battuta mentre in italiano è difficile rimanere indifferenti ai caramellosi damerini.
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SCENA BONUS…
…l’intera sequenza del macchinista doppiato da Francesco Vairano in cui ogni singola battuta è divertente, da “Ted Turbo il Temerario” a “dannazione figliolo ma chi può avere mai tanta fretta?” e soprattutto la battuta delle fiamme, motivo per cui ho inserito questa scena nella rubrica “frammenti di doppiaggio”…
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SCENA BONUS 2…
…vi siete mai accorti che uno della banda di Tannen parla come l’orso Yoghi?
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