Oggi vi parlo di Bevenuti a Zombieland (titolo originale: Zombieland) commedia horror che mi ha piacevolmente sorpreso. La trama parla di un protagonista “mezzo fesso” che si unisce ad una macchietta ed insieme viaggiano attraverso gli Stati Uniti d’America (ormai allo sbando dopo la solita infezione zombi) alla ricerca di un twinkie. Avendo visto il film in inglese la curiosità era troppa per non correre a verificare l’adattamento italiano:
Le voci italiane
La scelta dei doppiatori è più che adeguata e scusate se è poco, di questi tempi non è cosa ovvia. Manlio De Angelis come voce di Bill Murray è, parere personale, semplicemente perfetto. Tra l’altro De Angelis aveva doppiato Murray egregiamente in un film che adoro, S.O.S. Fantasmi (Scrooged), quindi era un abbinamento già testato con successo. Dopo tutto, Oreste Rizzini (voce di Murray nei Ghostbusters) è dal 2008 che non c’è più e qualcun altro doveva pur rimpiazzarlo. De Angelis è un degno sostituto.
[vorrei ricordare che Manlio De Angelis era anche la voce dello sceriffo nel film Lo squalo, di Joe Pesci in Quei bravi ragazzi e di tantissimi altri ruoli memorabili oltre che direttore di doppiaggio]
Anche l’adattamento è stato fatto in maniera discreta con battute memorabili anche in italiano: ad esempio dopo aver trovato una Hummer con tante armi automatiche nel sedile posteriore il nostro eroe tamarro esclama “grazie a Dio! Nel gippone del texano cafone abbiamo trovato un bel cannone“. La battuta originale era meno creativa seppur memorabile a modo suo: “thank God for rednecks! This is a really big truck and these are really big guns“. Si nota subito l’assenza di una rima, introdotta in italiano come corrispettivo di quella ripetizione “really big” (tradotto più o meno alla lettera dice: “Grazie a Dio per i bifolchi! Questa è una grossa Jeep e queste sono grosse armi!”). Fa piacere vedere che negli adattamenti moderni c’è ancora chi si sforza d’essere creativo.
Twinkie, Snowball… e Valentino Rossi (?)
Nel film vengono nominati un paio di prodotti dolciari americani, twinkie e sno ball. All’inizio ho provato sollievo nel sentire i loro nomi originali perché, si sa, in ambiti alimentari si finisce spesso per sentirne di tutti i colori… ma ben presto possiamo renderci conto che questa scelta, in linea con il modo di adattare oggi, non sia stata poi questa grande pensata. A un certo punto del film infatti vediamo una scena presa dal film Ghostbusters, quella in cui Egon spiega l’entità del pericolo fantasma con l’ausilio di un twinkie. Nel doppiaggio di Ghostbusters, questo “twinkie” fu tradotto nel 1984 come “plumcake” ed è celebre la battuta “un bel plumcake!” (“that’s a big twinkie!”). In Benvenuti a Zombieland dunque hanno dovuto ridoppiare tale battuta con “un gran bel twinkie!“.
Ridoppiare battute così celebri e familiari è piuttosto grave per chiunque conosca a memoria Ghostbusters, ed è possibile che non fossero autorizzati ad utilizzare l’estratto audio del doppiaggio originale ma questo caso ci fa domandare se non avesse avuto più senso adattare twinkie alla maniera degli anni ’80 e che l’intero film ruotasse intorno alla “ricerca dell’ultimo plumcake” anziché dell’ultimo twinkie, perché diciamocelo chiaramente, questi twinkie non sono altro che merendine spugnose ripiene di crema che hanno l’aspetto di un plumcake. E se la confezione riportasse la scritta “Twinkie” penseremmo a una marca a noi sconosciuta, i plumcake della Twinkie. Alla fin fine anche “sno ball” poteva essere tradotto come “palla di neve”, nella scena è comunque chiaro che si tratta di una merendina. Insomma mi è sembrata una forzatura lasciare simili prodotti (sconosciuti nel nostro paese) in lingua originale, perché comunque potremmo sentirci un po’ spaesati nel sentirli nominare, tanto vale tradurli come “plumcake” e “palle di neve”… e bon!
In altri film avrebbe avuto senso lasciare i nomi originali delle merendine, in questo caso specifico forse no, visti i riferimenti “pop” di cui è infarcito il film.
E non mi innervosirei tanto verso queste merendine non-tradotte se poi nello stesso film non sentissi “Evil Knievil” adattato come “Valentino“. Non solo il confronto non sussiste (Valentino Rossi non è uno stuntman) ma, se mi avete lasciato “twinkie” e “sno ball” in inglese per mantenerne la contestualizzazione culturale, poi non mi potete andare ad alterare un riferimento simile ad un famoso motociclista stuntman degli anni ’60-’70 traducendolo come “Valentino (Rossi)”. Che senso ha una battuta simile? Siamo ai livelli di “Mike Bongiorno” citato in Flash Gordon. Dovremmo forse pensare che un americano nominerebbe Valentino Rossi, chiamandolo solo per nome, “tanto” è famoso negli Stati Uniti? Se un americano dice Valentino pensa allo stilista e basta.
Infine, il titolo Zombieland adattato come Benvenuti a Zombieland… funziona. Un film molto divertente la cui unica pecca nell’adattamento italiano è limitata ad un paio di battute, tutto sommato un buon prodotto.
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15 Commenti
lupo alberto
1 Agosto 2012 alle 22:13Mi sembra lo stesso discorso di “alf” dove non c’è un minimo di impegno nel recuperare il doppiaggio originario al quale i telespettatori si sono abituati. Io francamente quella battuta dei Ghostbusters proprio me la ricordo….e alla fine questi dolcetti mi ricordano i plum cake del mulino bianco.
gluttonysin
3 Agosto 2012 alle 19:59Probabilmente è dovuta alla leggenda, secondo la quale, i Twinkie potrebbero sopravvivere ad un’apocalisse.
*Almeno penso sia una leggenda, dato che la cosa viene citata da i Griffin…e i Griffin citano qualsiasi cosa*
Evit
3 Agosto 2012 alle 20:41Si ho visto l’episodio, probabilmente era ispirato proprio a questo film.
Ti rimando alla voce di wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Twinkie#Shelf_life
Leo
5 Agosto 2012 alle 00:19Grazie mille, adesso ho una voglia matta di Twinkie, o qualunque altro snack supercalorico che mi capiterà a tiro.
http://www.angelfire.com/film/tsss/ss/twinki.WAV
Evit
5 Agosto 2012 alle 20:41Se non sbaglio quella battuta in italiano era quacosa tipo “non è possibile far male alle merendine”
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6 Agosto 2012 alle 08:13Raffaella Arnaldi
12 Agosto 2012 alle 17:34A proposito di strani riferimenti, se non erro in Ghostbusters 2 Venkman dice a Oscar che lo lasciano a casa con “un video di Laura Antonelli”. 🙂
Evit
13 Agosto 2012 alle 08:59La battuta è identica anche in inglese (“Laura Antonelli tapes”). Piuttosto è il “Super Mario” che in italiano diventa “Formica contro Drago” che dovrebbe lasciare un po’ perplessi. Comunque tanto di cappello all’adattamento italiano dei dialoghi di Ghostbusters e Ghostbusters II.
Un giorno farò uno special sui ghostbusters non temere
Raffaella Arnaldi
13 Agosto 2012 alle 09:12Ma dai! Non ho mai visto il film in originale, non sono fanatica del secondo quanto del primo… Non sapevo che L.A. fosse così hot negli Stati Uniti 🙂
Attendo con impazienza lo special.
Evit
13 Agosto 2012 alle 16:25Prima o poi lo farò ma non è tra i miei piani più immediati (sarà comunque un elogio senza fine).
Con “Ghostbusters II” scopriamo effettivamente che gli americani all’epoca conoscevano Laura Antonelli ahah. Probabilmente per il pubblico statunitense quella battuta è invecchiata malissimo mentre per noi rimane comunque valida anche oggi.
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9 Novembre 2012 alle 22:46Pingback:
2 Agosto 2014 alle 14:34jkm
12 Febbraio 2015 alle 03:58Adoro il vostro blog!
Non concordo sulla questione Twinkie: Non mi è sembrata affatto una forzatura lasciare il nome del prodotto in lingua originale ma una necessità: per prima cosa non pensate che il personaggio avrebbe perso qualcosa? Non voleva un qualunque generico plum cake, voleva un fottutissimo Twinkie, l’ossessione era divertente proprio perchè così mirata. Seconda cosa se non ricordo male nel film vi è una scena in cui trovano un veicolo pieno di plum cakes, ma non erano Twinkies, la scena avrebbe perso il suo senso senza una marca specifica di plum cakes
Evit
12 Febbraio 2015 alle 10:15Ciao è grazie per i complimenti.
In realtà non si perderebbe niente se il personaggio fosse fissato con la ricerca di plum cakes, sarebbe stata comunque un ossessione molto specifica. Lasciandolo in inglese invece dobbiamo sentirci la forzatura di ridoppiare una battuta celebre e memorabile dei Ghostbusters, quando poi nello stesso film sentiamo nominare Valentino (Rossi)! O traducete tutto o niente.
Nel camioncino trovava gli “sno balls”, altro prodotto a noi ignoto, non dei generici plum cake. Tra l’altro, e questa è solo una curiosità culturale, il nome “plum cake” non esiste nemmeno in lingua inglese. Ce lo siamo inventati qui in Italia per indicare quei blocchetti di pan di Spagna… Ma non hanno prugne al loro interno. Un po’ come il “pepperoni” americano
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15 Settembre 2017 alle 12:38